Monti: «Spesa eccessiva» – Cason: «È un investimento» nel confronto sulle luminarie di Natale (VIDEO)
Nel corso della trasmissione condotta da Luca Marsi, andata in onda dopo un lieve problema tecnico iniziale, Roberto Cason (Civica Idea Giuliana) e Federico Monti (Adesso Trieste) hanno aperto il dibattito commentando l’episodio che, sabato verso le 11, ha colorato di verde fluo l’acqua del Canal Grande. Un’azione dimostrativa degli ambientalisti per richiamare l’attenzione sulle politiche climatiche, effettuata con sali fluorescenti totalmente innocui.
Cason ha evidenziato pro e contro dell’iniziativa, riconoscendo che la protesta ha portato visibilità alla città ma ribadendo la propria contrarietà alle manifestazioni non autorizzate. Secondo il consigliere, Trieste è oggi sempre più centrale e questo la rende bersaglio di iniziative eclatanti.
Monti ha invece inserito l’episodio nel quadro internazionale delle contestazioni legate alle decisioni prese alla COP30 di Belém, ricordando che azioni simili si sono verificate in varie città italiane. Per il portavoce di Adesso Trieste, il simbolo dell’acqua che entra nel cuore della città rende comprensibile la scelta degli attivisti.
Natale a Trieste, luminarie da 1,3 milioni: investimento o spesa eccessiva?
Il secondo nodo del confronto ha riguardato l’inaugurazione del Natale, prevista per venerdì alle 17 in piazza Unità, con una città che si prepara a essere illuminata con circa 700 luminarie, 100 abeti e vari spettacoli di luce.
Monti ha definito spesa e non investimento i 1.300.000 euro previsti, sottolineando che l’importo è interamente a carico del Comune e non coperto dall’imposta di soggiorno. Ha ricordato inoltre che nel 2022 la città risultava già accogliente con una spesa di circa 500.000 euro. Secondo Monti, i fondi avrebbero potuto sostenere famiglie in difficoltà o interventi nei rioni.
Cason ha ribattuto che Trieste mantiene un forte impegno sociale e che la cifra rientra nel project financing di Edison Next, parlando di un investimento in immagine capace di portare ritorni economici a pubblico esercizio, alberghi e commercio. L’obiettivo, ha spiegato, è fare concorrenza a città come Lubiana, celebri per installazioni luminose di grande impatto.
Le regionali e il 2027: influenze sul futuro politico triestino
Ultimo tema della serata, i risultati delle recenti elezioni regionali, che hanno confermato gli esiti previsti: centrosinistra vincente in Campania e Puglia, centrodestra in Veneto.
Cason ha sottolineato come ogni territorio rappresenti un caso a sé, ribadendo la compattezza della maggioranza triestina e guardando già alle elezioni comunali del 2027, quando si voterà anche per le province.
Monti ha invece richiamato l’attenzione sul dato che reputa più allarmante: la bassissima affluenza. Per il rappresentante di Adesso Trieste, il 44-45% registrato in Veneto è una sconfitta per la democrazia. Le liste civiche, secondo lui, possono aiutare a ricucire il rapporto tra cittadini e istituzioni, lavorando nei quartieri e ricostruendo partecipazione.
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