Massolino: "Problemi ancora irrisolti sul trasferimento del Burlo Garofolo"
"Non ci può che far piacere che siano
state risolte molte delle criticità che avevamo sollevato sul
progetto a seguito di un processo di ascolto di operatrici e
operatori, portato avanti da Adesso Trieste". Così la consigliera
regionale Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), a
margine dell'audizione in III Commissione consiliare riguardo al
nuovo progetto di trasferimento dell'istituto Irccs Burlo
Garofolo di Trieste al comprensorio ospedaliero di Cattinara.
"Ci siamo sempre approcciati al tema con grande rispetto,
consapevolezza e senso di responsabilità - fa presente la
Massolino - e lo stesso vale per le domande poste oggi in
Commissione agli auditi, anche sottolineando che mi sono astenuta
dal commentare le risposte ricevute, e anche quelle non ricevute,
tra cui l'assenza di riscontro in merito alle tempistiche delle
compensazioni per il taglio della pineta adiacente. In tal senso
dispiacciono le allusioni immotivate dell'assessore, che di certo
non contribuiscono a creare un clima di collaborazione. Del
resto, la totale mancanza di confronto e rispetto nei confronti
della cittadinanza e delle e dei componenti del Consiglio non è
nuova".
"Anche oggi ho ribadito la violazione del regolamento in merito
alla petizione del comitato Salviamo il Burlo e la Pineta di
Cattinara, presentata ormai quasi un anno fa e che sarebbe dovuta
arrivare in III Commissione entro luglio scorso, di cui ho
chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno in settembre senza
ottenere neanche la cortesia di un cenno di riscontro, così come
nel vuoto - rimarca la consigliera - è caduta la mia lettera di
sollecito che ho inviato lunedì alla presidenza della
Commissione".
"Alla mia richiesta odierna di chiarimenti - chiude l'autonomista
-, il presidente della Commissione ha risposto che riteneva
quella petizione superata dal precedente riscontro a
un'interrogazione. Il tutto senza comunicarlo né ai firmatari, né
alla Commissione stessa, né al Consiglio, violando il regolamento
e mancando di rispetto a chi faticosamente quelle firme le ha
raccolte e a chi ha sottoscritto l'appello, oltre che al ruolo
delle consigliere e dei consiglieri che l'avevano sostenuta e
sollecitata".