Manifesti con il presepe in FVG: parte la campagna di Anna Cisint per difendere le radici cristiane
Arriva anche nel Friuli Venezia Giulia la campagna promossa dalla Lega per la difesa delle radici cristiane, annunciata da Anna Maria Cisint. Da oggi, manifesti con l’immagine del presepe tradizionale saranno affissi nelle principali città della regione. L’iniziativa riguarda Udine, Trieste, Gorizia, Pordenone e Monfalcone, e si inserisce in una mobilitazione nazionale che coinvolge diverse realtà italiane, da Roma a Pisa, fino a Milano.
La campagna, spiegata pubblicamente da Cisint, nasce dalla convinzione che il Natale e i suoi simboli fondamentali siano sotto attacco. Secondo la rappresentante della Lega, sarebbe in corso una “strategia di annullamento” dei riferimenti culturali e religiosi legati alle tradizioni cristiane. Al centro della comunicazione c’è il presepe, icona che la Lega considera un presidio identitario da difendere e tutelare nello spazio pubblico.
Cisint parla di un clima che, a suo giudizio, non riguarda un singolo episodio ma un insieme di situazioni diffuse a livello europeo. “Vogliono cancellare il Natale mediante una vera e propria strategia di annullamento dei simboli che rappresentano le nostre radici cristiane”, afferma. Un passaggio diretto, accompagnato dalla denuncia di un contesto che, secondo l’esponente della Lega, vede la convergenza di settori della sinistra e di gruppi pro-Palestina in azioni che in alcuni casi includono episodi di violenza.
Nelle parole della promotrice emerge l’obiettivo dichiarato della campagna: contrastare ciò che viene percepito come un rischio di perdita identitaria e culturale. Cisint descrive un tentativo più ampio di sovversione democratica, spingendosi a citare “l’imposizione della Sharia” come elemento finale di un percorso che, a suo dire, potrebbe mettere in discussione principi e tradizioni consolidate nel contesto europeo.
Per rispondere a questo scenario, la Lega annuncia la scelta di un’azione visibile nello spazio urbano. La presenza del presepe sui manifesti diventa simbolo pubblico e immediato, con l’intenzione di rilanciare l’attenzione sul significato del Natale come festa religiosa e culturale. Cisint ha ricordato che l’iniziativa nasce insieme alle colleghe Silvia Sardone e Susanna Ceccardi, con un coordinamento che punta a raggiungere territori diversi e sensibilità differenti.
L’intento della campagna è quello di riportare il dibattito sul valore dei simboli religiosi nella società contemporanea, senza nascondere un tono di forte contrapposizione che, tuttavia, si propone di restare in un quadro democratico e partecipato, come dichiarato dai promotori.