Infermieri, OPI e FIALS uniscono forze: “Solo con dialogo possiamo superare crisi professione”
La FIALS di Trieste accoglie con soddisfazione l’apertura al dialogo istituzionale avviato con l’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Trieste, segnando un importante passo avanti verso una collaborazione strutturata a sostegno della categoria.
All’incontro, tenutosi nei giorni scorsi, erano presenti il presidente dell’OPI, dott. Michael Valentini, e tre componenti del direttivo. Un momento di confronto costruttivo e franco, finalizzato a individuare percorsi condivisi per affrontare la crisi che sta attraversando la professione infermieristica, aggravata da stipendi inadeguati e carichi di lavoro sempre più pesanti.
«Auspichiamo – ha dichiarato la FIALS – che con il rinnovo contrattuale 2023-2025 si riesca a ridurre il divario economico con i colleghi dei Paesi europei più evoluti. È necessario ridare dignità e motivazione a una professione indispensabile per la salute pubblica».
Durante l’incontro sono stati affrontati temi cruciali: la carenza di personale, la difficoltà di conciliare lavoro e vita privata, il clima organizzativo da migliorare e il fenomeno, sempre più inaccettabile, delle aggressioni al personale sanitario.
Spazio anche al tema dell’introduzione dell’assistente infermiere, figura prevista dal recente CCNL: «Serve la massima attenzione al percorso formativo e all’inserimento nei team assistenziali – sottolineano le parti – ricordando che il fulcro rimane sempre l’infermiere».
La FIALS ha inoltre espresso la volontà di collaborare con l’OPI in iniziative comuni, anche nelle scuole superiori, per motivare i giovani a intraprendere la carriera infermieristica, considerata pilastro del sistema sanitario.
Il presidente Michael Valentini ha commentato positivamente l’incontro: «Abbiamo mantenuto la promessa di aprire un confronto con le rappresentanze sindacali. L’obiettivo è superare la crisi della professione e incentivare le nuove generazioni a scegliere questo percorso. La chiave è la positività della comunicazione e la valorizzazione dei professionisti. Solo attraverso cooperazione e dialogo possiamo garantire il futuro della sanità, perché senza infermieri non c’è salute».