"Terrazza del Mercato Coperto diventi luogo di ritrovo ed aggregazione'

Il Movimento FUTURA interviene sulle ultime proposte relative al MERCATO COPERTO di Trieste Il Movimento FUTURA, sulla base dell'evoluzione delle azioni riferite al Mercato coperto, intende rimarcare la propria posizione e ricordare le proprie proposte, già espresse nella conferenza stampa dello scorso 8 gennaio e poi ribadite durante la conferenza stampa del 9 aprile a seguito della ventilata ipotesi di insediamento della Grande distribuzione organizzata all’interno della storica struttura di via Carducci, ipotesi che pare incompatibile con la tradizione del luogo e con le attività economiche esistenti. "Noi come movimento Futura - sottolinea il candidato sindaco Franco Bandelli - non ci tiriamo mai indietro quando ci sono progetti di qualità condivisibili per il bene comune, sostenendo da sempre il concetto di democrazia partecipata. Condividendone le motivazione, abbiamo subito firmato la petizione di Adesso Trieste e ora offriamo questo nostro contributo per la salvaguardia del suo valore storico e il recupero e la valorizzazione del Mercato coperto di Trieste. Noi abbiamo fatto la nostra parte: ora - conclude Bandelli - ci aspettiamo di venire chiamati ad eventuali tavoli di concertazione che si dovessero nel frattempo istituire da parte degli altri soggetti coinvolti. Tutto questo, anche alla luce dei repentini cambi di indirizzo da parte dell'Amministrazione comunale uscente". PIANO TERRA La nostra idea parte dall’assunto che per il piano terra deve venire assolutamente mantenuta la tradizionale destinazione d’uso (come ricordato anche da una targa, Sara Davis destinò tale struttura all’attività delle “venderigole”); pertanto, dal nostro punto di vista, devono essere salvaguardate le piccole attività ancora esistenti e che in quegli spazi assolvono ancora la loro funzione di vendita al dettaglio, mantenenedo vive le tradizioni originali che caratterizzanto il luogo. PRIMO PIANO Al primo piano, si dovrebbe ipotizzare di realizzare quello che fungerebbe da “attrattore”, cioè una sorta di mercato sulla falsariga di quello Madrid, che di fatto - con i dovuti distinguo - dovrebbe valorizzare i prodotti enogastronomici tipici locali (intendendo con il termine “locali” quelli dell'atipiano carsico - vino, olio, ma anche cucina tipica -, così pure dei territori limitrofi del Collio goriziano (pensiamo ai vini bianchi conosciuti in tutto il mondo) e del Friuli, diventando pertanto un punto di riferimento per la degustazione dei prodotti regionali e non solo. In questo contesto potrebbero trovare posto anche i prodotti tipici delle culture da sempre meravigliosamente integrate nella nostra terra di confine, crocevia tra l’est e l’ovest: si potrebbero quindi gustare le tipicità serbe, ebraiche, greche e mittelleuropee in genere, rappresentando così un ulteriore esempio di quella integrazione rappresentativa della Trieste moderna. TERRAZZA Rimane poi la terrazza superiore, uno spazio aperto che si potrebbe utilizzare come centro di socializzazione, in una zona, quella di Barriera, che di spazi aperti avrebbe bisognoso. Questo spazio potrebbe dimostrarsi assolutamente idoneo a favorire quella funzione sociale dove potersi incontrare all’aperto e dove poter organizzare eventi per la cittadinanza. Inoltre, in questo periodo più che in altri si è palesata l’esigenza di sfruttare al massimo gli spazi aperti: sembra pertanto poco oculato non destinare alla fruizione pubblica tale livello, favorendo anche il coinvolgimento delle varie comunità insediate nella zona che qui potrebbero organizzare eventi di promozione delle proprie tipicità dimostrando come la nostra città sia il vero centro delle culture europee.