Foiba di Basovizza, CasaPound Italia: «Abbiamo issato nuovamente il Tricolore»

Pubblichiamo da CasaPound

Foiba di Basovizza, CasaPound Italia “Abbiamo issato nuovamente il Tricolore”
 
Ammainata per “protocollo”, la bandiera Italiana non è più stata posizionata là dove, da anni, sventola sopra al monumento in onore ai martiri delle Foibe
 
Trieste, 14 luglio: “Dopo che ci hanno raccontato che la bandiera italiana è stata ammainata per protocolli che a tutt’oggi ci sfuggono, abbiamo notato questa mattina che sul monumento nazionale Foiba di Basovizza non vi era traccia alcuna del Tricolore” dichiara Francesco Clun, responsabile provinciale di CasaPound Italia.
“Se consideravamo gravissimo che la nostra bandiera venisse ammainata per non disturbare l’ospite, riteniamo totalmente inaccettabile che questa non sia stata riposizionata immediatamente là dove, da anni, sventola fieramente” prosegue Clun. “La giornata di ieri continua a umiliare l’Italia e a calpestare la memoria di chi è morto a 17 o 20 anni per scrivere i confini di questa Nazione. Abbiamo dovuto assistere” precisa il responsabile della Tartaruga Frecciata “alla nomina a Cavaliere di Boris Pahor che appena uscito dalla Prefettura, si è affrettato a dichiarare che l’infoibamento di migliaia di italiani è una balla”.
“Alla vergogna non c’è mai fine, quindi, ed è per questo che dopo aver manifestato ieri mattina, oggi abbiamo deciso di issare nuovamente il tricolore qui, nel luogo simbolo delle tragedie che hanno coinvolto il confine orientale e gli italiani di Trieste, Istria, Fiume e Dalmazia, perseguitati, deportati e ammazzati dai criminali comunisti di Tito” dichiara ancora Clun. “Per noi questo è un piccolo gesto che però porta con sé un enorme significato simbolico. Perché” aggiunge Francesco Clun, responsabile provinciale di CasaPound Italia “sono proprio i simboli a fare la differenza in una Nazione ormai allo sbando e governata da persone inette, anti-italiane e servili”
"Domani" conclude Clun "ci recheremo dalle autorità competenti per sporgere regolare denuncia in quanto a distanza di un'intera giornata il Tricolore non era stato ancora riposizionato sopra al monumento nazionale dedicato ai Martiri delle Foibe così come prescritto dalla legge"