#tsguidasicura, i controlli danno effetto: scoperte 30 imbriaghele e 7 tossichelle
Questa mattina (27 febbraio) nella Sala Tergeste sono stati presentati i dati conclusivi del progetto #triesteguidasicura.
#triesteguidasicura è un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche antidroga - e finalizzato alla promozione, al coordinamento e al monitoraggio di attività di prevenzione e contrasto dell'incidentalità stradale causata dalla guida in stato di alterazione psicofisica alcol e droga. Partner della Polizia Locale Asugi - Dipartimento delle Dipendenze e IRCCS Burlo Garofolo Laboratorio di Tossicologia.
Presenti alla conferenza stampa l'assessore alle Politiche della sicurezza cittadina Caterina de Gavardo, l'assessore alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia, Maurizio De Blasio, il prefetto, Pietro Signoriello, il questore Pietro Ostuni, il vice questore agg. della Polstrada, sezione di Trieste, Giancarlo Romiti, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Mauro Carrozzo, il comandante del Nucleo di polizia economico finanziaria, il colonnello, Leonardo Erre, il comandante della Polizia Locale, Walter Milocchi, il direttore del Laboratorio di tossicologia dell'IRCCS Burlo Garofolo, Riccardo Addobbati, la dirigente psicologa dell'ASUGI SC Dipendenze, Antonina Contino e il consigliere dell'ACI, Enrico Lena.
E' intervenuto a portare i suoi saluti e ad esprimere i complimenti per l'attività svolta anche il sindaco, Roberto Dipiazza.
“Oggi presentiamo i dati conclusivi del progetto #tsguidasicura. Si tratta di un progetto iniziato dall'assessore alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia, Maurizio De Blasio, che ha impegnato la città per tanti mesi ed ha coinvolto Dipartimenti diversi del Comune di Trieste. ma anche enti ed organismi esterni al Comune, oltre alla partecipazione di tutte le Forze dell'Ordine, coordinate del Prefetto, Pietro Signoriello”, ha esordito l'assessore Politiche della sicurezza cittadina, Caterina de Gavardo.
“Il progetto ha rafforzato la sinergia tra gli enti stessi, una sinergia che potrà essere utile anche in occasione di progetti futuri. #triesteguidasicura era focalizzato su due tematiche a me molto care: la prevenzione e i giovani, con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani sui rischi pesantissimi dell'uso/abuso di alcol e sostanze psicotrope”, ha continuato l'assessore Caterina de Gavardo.
“#triesteguidasicura è un progetto importante, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche antidroga. Il progetto era ben strutturato e per questo motivo ha ottenuto l'avvallo del Comitato Provinciale Ordine Sicurezza Pubblica e, una volta ammesso al finanziamento, la Prefettura di Trieste, a nome di tutto il comparto delle Forze di Polizia dello Stato, ha sottoscritto un accordo di collaborazione con il Comune di Trieste, che prevedeva la realizzazione di azioni concrete”, ha detto il prefetto, Pietro Signoriello.
“In particolare il Comune di Trieste, si sarebbe dovuto attivare da un lato per la promozione della cultura della sicurezza stradale nei posti maggiormente frequentati dai giovani e dall'altro organizzare azioni di contrasto con controlli realizzati da tutte le Forze di Polizia. In particolare sono stati previsti 10 controlli nelle arterie più a rischio. Inoltre, l'estate scorsa, prima di dare avvio alle azioni di controllo ci sono stati momenti ulteriori di approfondimento e coordinamento, sia all'interno del Comitato, sia all'interno del Tavolo tecnico in Questura, All'interno del Comitato, non solo è stata declinata la tipologia di azioni da svolgere ma, è stata definita anche la collaborazione con la Procura della Repubblica, per mettere a fuoco degli aspetti delicati che riguardavano l'integrazione della fattispecie del reato della guida in stato di ebbrezza alcolico o stupefacenti”, ha aggiunto il prefetto, Pietro Signoriello.
“Si spera in un ulteriore sviluppo del progetto per far crescere la cultura della sicurezza. Porsi alla guida in condizioni non adeguate significa trasformare la propria autovettura in un'arma che può menomare, se non uccidere, me stesso ma anche gli altri. La crescita della cultura della sicurezza, significa, soprattutto, comprendere che la libertà di ciascuno deve svilupparsi all'interno di un sistema protetto, tanto da inibire che il comportamento di uno di noi possa arrecare danno agli altri o comprimerne la libertà”, ha concluso il prefetto, Pietro Signoriello.
L'assessore alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia, Maurizio De Blasio, ha ringraziato il Polo Giovani Toti che ha visto più di 150 ragazzi frequentare le lezioni di educazione stradale.
“Questo progetto ci ha consentito di dare un servizio alla collettività i cui risultati si vedranno nel lungo periodo, ma se questo progetto ha salvato anche solo una vita l'obiettivo è stato raggiunto”, ha concluso Maurizio De Blasio.
Il direttore del Laboratorio di Tossicologia dell'IRCCS Burlo Garofolo, Riccardo Addobbati, ha parlato delle due fasi del progetto di sua competenza.
La prima vedeva l'ausilio di un laboratorio mobile a supporto delle Autorità Giudiziarie nell’espletamento dei controlli su strada: il laboratorio ha permesso di esaminare la saliva, quale matrice biologica non invasiva in alternativa al sangue, per verificare l'eventuale assunzione di sostanze stupefacenti da parte del conducente che, in caso positivo, sarebbe stato accompagnato all'ospedale per un’analisi di secondo livello. La presenza di questo tipo di laboratorio può alleggerire un procedimento giudiziario, avendo già sul campo una struttura che permette di effettuare, non solo esami di screening, ma anche esami di conferma con validità medico legale.
E una parte più scientifica prevedeva lo sviluppo di un complesso metodo di analisi di screening in spettrometria di massa su matrice salivare che comprendesse soprattutto le Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), veloce e robusto, ideale per l’identificazione di intossicazioni, avvelenamenti o assunzioni di sostanze d’abuso e farmaci, e relativi metaboliti principali.
La dirigente psicologa dell'ASUGI SC Dipendenze, Antonina Contino ha sottolineato che le attività hanno riguardato interventi di prevenzione generale sul territorio di Trieste, che hanno utilizzato diverse formule operative e diversi linguaggi: campagne di comunicazione mirate al contrasto degli incidenti stradali nei contesti del divertimento serale e notturno, iniziative in partnership con alcune scuole medie superiori, ACI Trieste e Polizia Locale, iniziative educative di strada, realizzate in collaborazione con l’area educativa del Comune di Trieste.
Molto apprezzata è stata l’iniziativa con i “buoni taxi” offerti ai ragazzi che si avvicinavano e si tesseravano al “Progetto Overnight”; la collaborazione con la Cooperativa di taxi di Trieste è ormai consolidata e consente di utilizzare i buoni, anche in modo cumulativo, non solo individualmente, per percorsi urbani.
Il progetto ha consentito di valorizzare la partecipazione ai lavori dell’équipe anche di giovani “educatori alla pari” (Peer Educators): ragazze e ragazzi tra i 18 e i 25 anni, conosciuti e sensibilizzati in altri progetti di prevenzione sul territorio di Trieste (es. Progetto Afrodite, Progetto Pensaci, volontari Servizio Civile), i quali sono stati preventivamente formati.
Il loro operato ha facilitato l’aggancio con i coetanei presenti, stimolato il protagonismo e la voglia di impegnarsi in buone pratiche orientate alla salute e al divertimento sano, assicurato una mediazione relazionale con i professionisti di AsuGI.
Il comandante della Polizia Locale, Walter Milocchi, oltre ad esprimere la sua soddisfazione per il numero esiguo di persone trovare positive ai test durante i controlli su strada ha ricordato che il bando era molto ambizioso prevedendo momenti diversi, oltre quello dei controlli, anche quello educativo e formativo.
10 sono stati i posti di controllo stradale, coordinati dalla Prefettura in collaborazione con tutte le forze di polizia (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Stradale) e il Laboratorio Tossicologico dell'IRCSS Burlo Garofolo, in stretto accordo con gli operatori sanitari, 500 i veicoli controllati, 30 le violazioni per guida in stato di ebbrezza rilevate (articolo 186 comma 2 del Codice della Strada), 85 i conducenti sottoposti a screening sull'utilizzo di sostanze stupefacenti di cui 7 con esito positivo.