Trieste con l’assessore comunale Babuder all’ottavo forum UE di Sarajevo sulle strategie per la regione Adriatico-Ionica
La Città di Trieste, rappresentata dall’assessore alla Pianificazione Territoriale
Michele Babuder e dal direttore del Dipartimento Territorio, Ambiente, Lavori
pubblici e Patrimonio Giulio Bernetti, è presente in questi giorni a Sarajevo dove si
sta svolgendo l’ottavo Forum (EUSAIR9 Internazionale dell’Unione europea sulle
strategie per la Regione Adriatico-Ionica che rappresenta la macro-strategia Europea
Adriatico Ionica.
L’assessore Baduder con il direttore Bernetti sono stati protagonisti in
particolare del tavolo di lavoro legato alla Pianificazione della Mobilità Urbana
Sostenibile nella Regione Adriatico-Ionica, illustrando le opportunità per uno
sviluppo responsabile delle nostre aree urbane e delle infrastrutture che il Comune sta
realizzando a partire dal Porto Vivo di Trieste con un focus sulla cabinovia
metropolitana Trieste – Porto Vivo – Opicina.
L'assessore Michele Babuder ha quindi presentato il contesto in cui si sta
intervenendo:
“Trieste è città mitteleuropea, che comprende un centro storico medievale,
un quartiere neoclassico di epoca austriaca e zone residenziali sviluppatesi nel XX
secolo sottolineando la posizione strategica nel cuore dell'Europa, all'incrocio tra le
rotte marittime e i corridoi della rete centrale TEN-T Baltico-Adriatico e
Mediterraneo. Il vecchio scalo portuale di Trieste - è un'area di oltre 66 ettari situata
al centro della città, rappresentando uno dei più importanti esempi di archeologia
industriale marittima del Mediterraneo. Si compone di una successione di grandi
fabbricati, originariamente adibiti a magazzini per le merci in transito sotto il regime
del Porto Franco di Trieste. Comprende: 5 moli e 23 grandi fabbricati (Magazzini e
altre strutture). L'area è oggetto di un progetto di riqualificazione e rigenerazione
urbana molto significativo e funzionale tra i più importanti nel bacino del
Mediterraneo. Fondi europei e soggetti privati sono e saranno il motore di questo
nuovo sviluppo dell'area per cittadini e turisti, con aree culturali, uffici, strutture
sportive e turistiche che richiedono nuove modalità di trasporto integrato. Questa
affascinante architettura industriale sta entrando a far parte della città e richiede anche
nuove urbanizzazioni e nuove ipotesi di trasporto.”.
Gli aspetti tecnici dell’avviato piano per il Porto Vivo di Trieste sono stati quindi
illustrati dal direttore Giulio Bernetti, che ha messo in luce il lavoro svolto e in atto
da parte del Dipartimento, impegnato nella definizione delle aree e nello sviluppo dei
collegamenti viari tra il centro città, il porto antico e il Carso, le colline che
circondano il golfo di Trieste e ha evidenziato l’importante progetto della cabinovia.
Il progetto è stato quindi oggetto di un approfondito dibattito tra gli esperti, che
hanno evidenziato gli aspetti rilevanti per consentire di raggiungere le numerose
attività che si svilupperanno in Porto Vivo, dove si prevedono oltre 20.000 flussi
giornalieri per raggiungere uffici, alberghi, residenze, aree verdi e ludico sportive. La
nuova infrastruttura di mobilità sostenibile tra le più apprezzate in Europa per il
minor uso di suolo, per il notevole abbattimento di Co2 ed per la sicurezza ed
accessibilità per i disabili, oltre a caratterizzare una nuova via di accesso nord
alternativo alla città, decongestionerà il traffico in Viale Miramare in relazione alle
nuove funzioni che si svilupperanno nell'area.
Il piano “Porto Vivo” ha riscontrato un notevole interesse da parte del pubblico
presente, composto da un tecnici del settore, dei ministeri, delle compagnie di
trasporto e dei rappresentanti della Commissione europea. Altri interessanti interventi
e contributi sono stati portati anche da Jasminka Kirkova, coordinatrice del secondo
pilastro EUSAIR, Macedonia del Nord, dal prof. Pierluigi Coppola, coordinatore
Pilastro 2 EUSAIR, Italia, da Jovica Rakic, Ministero dell'Edilizia, dei Trasporti e
delle Infrastrutture, Repubblica di Serbia, dal prof. Yorgos Stephanedes, Università
di Patrasso, Grecia, dal prof. Osman Lindov, Università di Sarajevo, Bosnia ed
Erzegovina e Aldo Paribelli, FSI BusItalia Veneto, Italia.
Tutti gli interventi nell'area di Porto Vivo sono consultabili sul portale dedicato
portovivotrieste.it
COMTS-GC