Opicina, inaugurato l’albero di Natale in piazzale Monte Re e acceso il presepe di via di Prosecco

Opicina, inaugurato l’albero di Natale in piazzale Monte Re e acceso il presepe di via di Prosecco

Nel pomeriggio, a Opicina, il Natale ha preso ufficialmente il via con l’inaugurazione dell’albero in piazzale Monte Re, cuore del rione sull’altipiano triestino. Alla cerimonia hanno preso parte Matia Premolin, vicepresidente della II Circoscrizione Altipiano est, e Nadia Bellina, presidente del Consorzio Insieme a Opicina, a testimoniare il legame tra istituzioni e tessuto associativo locale in un momento molto sentito dalla comunità. L’atmosfera è stata quella delle grandi occasioni, con cittadini, famiglie e bambini riuniti attorno all’abete in attesa dell’accensione delle luci.

L’abete donato dal Comune e i gingilli dei ragazzi del ricreatorio
L’albero di Natale, un grande abete donato dal Comune di Trieste, è stato impreziosito anche per questo 2025 dai tradizionali gingilli realizzati dagli allievi del Ricreatorio comunale F.lli Fonda Savio di Opicina. Addobbi semplici e colorati, frutto del lavoro dei più giovani, hanno trasformato l’abete in un simbolo concreto di partecipazione e appartenenza, rendendo ancora più evidente il legame fra il mondo educativo, le famiglie e il quartiere. L’accensione delle luci, accompagnata dall’emozione dei presenti, ha segnato di fatto l’inizio delle feste natalizie di Opicina.

I canti dei cori che accompagnano l’accensione
A rendere ancora più suggestivo il momento dell’accensione ci hanno pensato i canti del Coro “Chi canta prega 2 volte” e del Coro maschile Stane Malič, che hanno accompagnato l’evento con brani della tradizione. Le voci, risuonate in piazzale Monte Re, hanno creato un clima raccolto e festoso allo stesso tempo, unendo generazioni diverse sotto le luci dell’albero. Il canto corale ha dato profondità all’iniziativa, trasformando un semplice gesto simbolico in un momento di comunità autentica, in cui l’illuminazione dell’abete è diventata anche occasione di incontro e condivisione.

San Nicolò tra piazzale Monte Re, ricreatorio e carrozza a cavalli
La festa a Opicina è iniziata già nel primo pomeriggio con l’arrivo di San Nicolò, figura amatissima dai bambini. A partire dalle 15.30, dal piazzale Monte Re con passaggio al Ricreatorio F.lli Fonda Savio, San Nicolò ha distribuito dolcetti a tutti i più piccoli, accompagnandoli per il centro di Opicina a bordo di una carrozza a cavalli. Il percorso, tra saluti, sorrisi e foto ricordo, ha trasformato le vie del rione in un grande salotto all’aperto, dove le famiglie hanno potuto vivere insieme uno dei momenti più attesi del periodo prenatalizio. Per i bambini è stato un pomeriggio di festa, fatto di piccoli doni e di un contatto diretto con una tradizione che continua a rinnovarsi di anno in anno.

Il presepe di via di Prosecco, un’opera di comunità dedicata alla memoria
Dopo l’inaugurazione dell’albero è stato il momento del presepe in via di Prosecco 7, altra tappa fondamentale del Natale a Opicina. L’allestimento è stato realizzato da “Nonna Bruna” e Dario Rota, in memoria di Silvio Buzzai, un riferimento affettivo che ha dato all’opera un valore ulteriore, legato al ricordo e alla riconoscenza. L’accensione delle luci del presepe ha completato idealmente il percorso di giornata, unendo la luce dell’abete in piazzale Monte Re a quella della Natività lungo via di Prosecco, in un itinerario che ha abbracciato il rione e i suoi abitanti.

La benedizione del parroco e la presenza delle autorità cittadine
Alla cerimonia del presepe ha preso parte anche il parroco della chiesa di San Bartolomeo, don Franc Šenk, che ha impartito la benedizione alla presenza delle Autorità cittadine. Ancora una volta i canti del Coro “Chi canta prega 2 volte” e del Coro maschile Stane Malič hanno fatto da colonna sonora al momento, sottolineando il significato religioso ma anche comunitario dell’iniziativa. La benedizione del presepe ha rappresentato il sigillo spirituale di una giornata interamente dedicata al Natale, in cui Opicina ha voluto ribadire con forza la propria identità, il ruolo delle associazioni, il valore dei ricreatori e l’importanza di tramandare le tradizioni alle nuove generazioni.

Un Natale di comunità tra tradizione, famiglie e territorio
L’inaugurazione dell’albero in piazzale Monte Re, il passaggio di San Nicolò, la carrozza a cavalli, i dolci per i bambini, l’accensione del presepe di via di Prosecco e la benedizione finale compongono il mosaico di un Natale di comunità. A Opicina le feste non sono soltanto luci e addobbi, ma anche volti, nomi, ricordi, musica corale e la partecipazione di tanti soggetti diversi, dalle istituzioni alle famiglie, passando per i cori e il mondo del ricreatorio. Un intreccio che restituisce l’immagine di un rione vivo, capace di ritrovarsi attorno a simboli condivisi e di far sentire ogni residente parte di una stessa storia, che ogni dicembre si riaccende insieme alle luci dell’albero e del presepe.