Note di Natale nel cuore delle istituzioni: la Sala del Consiglio comunale si apre alla musica e alla città
La Sala del Consiglio comunale di Trieste si è trasformata, per una sera, in uno spazio di ascolto, bellezza e condivisione. Alla presenza del sindaco Roberto Dipiazza e del presidente del Consiglio comunale Francesco Di Paola Panteca, ieri sera si è svolto il concerto “Note di Natale”, curato dal Conservatorio “Giuseppe Tartini”, come augurio simbolico alla città e momento di raccoglimento collettivo in vista delle festività.
Un appuntamento dal forte valore istituzionale e culturale, capace di coniugare il ruolo civico del luogo con il linguaggio universale della musica. La Sala, da sempre teatro del confronto democratico e delle decisioni pubbliche, si è aperta alla dimensione artistica, diventando spazio di serenità, dialogo e speranza.
La musica come ponte tra istituzioni e comunità
Il concerto ha voluto essere molto più di un semplice evento musicale: un invito a costruire insieme un futuro fatto di armonia e condivisione, in cui la cultura diventa strumento di coesione e crescita. Protagonisti della serata sono stati i giovani interpreti del Conservatorio Tartini, testimoni di un percorso formativo che unisce eccellenza artistica e apertura alla città.
Il pubblico ha accompagnato con attenzione e partecipazione un programma capace di attraversare epoche, tradizioni e sensibilità diverse, restituendo al Natale il suo significato più profondo: incontro, ascolto, comunità.
Il programma del concerto “Note di Natale”
Il percorso musicale si è aperto con Bianco Natale (White Christmas) di Irving Berlin, seguito dall’Antico canto tedesco (1300) Personent hodie, in versione corale.
A dare respiro internazionale alla serata sono stati Carol of the bells di Mykola Leontovych e il tradizionale inglese God rest ye merry gentlemen.
Momento di grande intensità con l’Aria di Cunegonda “Glitter and be gay” di Leonard Bernstein, accanto ai richiami della tradizione italiana con Tu scendi dalle stelle.
Il viaggio musicale è proseguito attraverso le tradizioni europee con il canto spagnolo A la nana nana, il celebre Mille cherubini in coro di Franz Schubert e Stille nacht di Franz Xaver Gruber.
A chiudere il concerto, due simboli senza tempo del Natale internazionale: Deck the halls e Cantique de Noël di Adolphe Adam.
I protagonisti sul palco
Ad esibirsi sono stati il Coro giovanile del Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, diretto dal maestro Giorgio Susanna, con la partecipazione del soprano Veronica Foia e di Iryna Litvynenko al pianoforte. Un ensemble giovane e preparato, capace di trasmettere emozione e qualità artistica, confermando il ruolo centrale del Conservatorio nella vita culturale cittadina.
Un augurio alla città
“Note di Natale” si è confermato come un gesto simbolico e concreto allo stesso tempo: un augurio condiviso, un momento di pausa e riflessione, un segnale di come la cultura possa abitare i luoghi delle istituzioni e parlare a tutta la comunità. Una serata che ha ricordato come Trieste non sia solo una città di storia e amministrazione, ma anche di musica, giovani talenti e futuro.