Edilizia scolastica e interventi anti covid per il nuovo anno scolastico, tutte le novità

L’importante sinergico lavoro che il Comune di Trieste sta facendo per consentire l’avvio del nuovo anno scolastico nel rispetto delle disposizioni anti Covid è stato il tema al centro della conferenza stampa, svoltasi oggi (martedì 11 agosto) nella sala giunta del municipio, presenti gli assessori ai Lavori pubblici e all’Educazione, la presidente della V Commissione Cultura-Educazione e il direttore di Servizio Edilizia scolastica Luigi Fantini.
 
Gli assessori comunali all’Educazione e ai Lavori pubblici hanno evidenziato le iniziative e le attività avviate per assicurare il regolare inizio dell'anno scolastico a cominciare dai tavoli di concertazione attivati con i dirigenti scolastici proprio per analizzare e concordare le necessità legate sia al funzionamento (mensa e Sis) che ai lavori di edilizia necessari per garantire gli spazi entro l'inizio delle lezioni, fissato per il 16 settembre.
 
E’ stato ricordato come il Comune di Trieste, attraverso uno specifico finanziamento europeo PON tramite il MIUR di 670 mila euro, ha avviato un concordato programma di interventi edili (una trentina le aule ampliate e modificate) e di acquisti di attrezzature (tavoli e sedie per le mense) per sopperire alle esigenze di distanziamento interpersonale. Entrando nel dettaglio, sono stati già ultimati i lavori di adeguamento delle aule della scuola Sauro (220.000 euro) mentre altri lotti che saranno portati a termine entro settembre e riguarderanno l’adeguamento di ulteriori spazi in diversi plessi altri plessi scolastici (350 mila euro) nonché l’acquisto di attrezzature e arredi per le mense (100.000 euro).
 
Sempre il Comune di Trieste ha provveduto a noleggiare (con una spesa di 100 mila euro) anche due casette prefabbricate di 400 e 200 mq che nell’altipiano saranno destinate a favore delle scuole Trubar e Ciok, mentre in accordo con l’Università degli Studi è stato confermato che in caso di necessità si potranno anche utilizzare gli spazi dell’ex sede della Facoltà di Storia in via Economo. Ed è stato ricordato ancora come l’Amministrazione comunale provvederà ad assumere 48 educatori a tempo determinato (30 per le scuole dell’infanzia, 18 per i nidi) con una spesa di quasi 1 milione di euro per il bilancio comunale.
 
Sempre nel corso della conferenza stampa sono stati evidenziati anche alcuni aspetti negativi e sono state chieste al Governo soluzioni certe per venire incontro al disorientamento di molte famiglie. Nello specifico sono state mosse delle critiche riguardo l’introduzione del pasto mono porzione nei servizi di mensa scolastica (difficile da sostenere per chi offre circa 10 mila pasti al giorno in contemporanea) ma che può comportare anche ricadute negative in termini occupazionali, oltre spechi alimentari, ulteriori costi per lo smaltimento e aspetti negativi per la sicurezza dei bambini se si pensa alle posate in plastica. Critiche anche alla circolare del Ministero della Salute, che prevede esclusivamente la volontarietà e non l’obbligatorietà dei test sierologici, con un abbassamento dell’attenzione che rispetto ad altre regole non è giustificato. Ribadita anche l’utilità del servizio offerto dai “nonni paletta” davanti alle scuole, soprattutto quando si dovranno fare entrate e uscite differenziate, devono continuare garantire quel riferimento prezioso e utile che non può svanire con norme che limitano l’età per il servizio ai 65 anni, quando c’è invece un “bonus baby sitter” nazionale a favore dei nonni. Il Comune di Trieste – è stato confermato - assicurerà anche in quest’anno scolastico il servizio dei “nonni paletta”. Il bando sarà fatto entro agosto e verranno reclutati una sessantina di “nonni paletta” (che dovranno avere una certificazione medica di non essere ipersuscettibili al virus) e ai quali si potranno aggiungere altre persone nell’ambito dei percettori del reddito di cittadinanza o dei lavoratori socialmente utili.