Via Carpison, grata lasciata aperta: cittadini denunciano rischio per pedoni e ipovedenti
Un episodio che poteva trasformarsi in tragedia si è verificato nel pomeriggio di sabato 6 settembre a Trieste, attorno alle ore 16, in via Carpison. Una nostra lettrice ha segnalato la presenza di una grata aperta “a libro” sul marciapiede, all’altezza del civico 20, con evidente pericolo per chiunque transitasse.
La scena
La cittadina, mentre camminava lungo il porticato, ha notato la grata spalancata, con le scalette che conducono al piano sottostante esposte. Poco distante, alcuni adolescenti ridevano e osservavano la scena. Interpellati, hanno risposto in tono scherzoso che “ci sono scese persone normali”, minimizzando la gravità della situazione.
La lettrice ha espresso loro la propria preoccupazione, facendo notare che quel tratto di marciapiede è abitualmente percorso anche da un cittadino ipovedente accompagnato dal cane guida. Un ostacolo simile, lasciato incustodito, avrebbe potuto provocare conseguenze gravissime non solo per lui, ma per chiunque non si fosse accorto del pericolo.
Il gesto dei ragazzi e l’intervento segnalato al 112
Alla richiesta di richiudere la grata, i ragazzi lo hanno fatto, seppur tra ammiccamenti e risate, salvo poi tornare a stazionare nuovamente in zona insieme ad altri coetanei che, a distanza, sembravano divertirsi della vicenda.
La lettrice, preoccupata, ha deciso di segnalare immediatamente l’accaduto al 112. La telefonata è stata trasferita alla Polizia di Stato, affinché la situazione venisse presa in carico. L’auspicio è che i Vigili del Fuoco siano intervenuti per mettere in sicurezza la grata e scongiurare incidenti.
Un problema di sicurezza urbana
La grata in questione – come documentano le foto allegate – risulta rialzata e non perfettamente incastrata, rendendola tuttora a rischio inciampo. L’episodio, oltre al comportamento irresponsabile dei ragazzi, solleva l’attenzione su un tema importante: la sicurezza degli spazi pubblici e la necessità di una manutenzione costante, soprattutto in aree pedonali molto frequentate.
L’appello della cittadina
“Mi auguro – conclude la lettrice – che si provveda a mettere definitivamente in sicurezza quel punto. Non possiamo aspettare che qualcuno finisca dentro per muoverci: la prevenzione deve venire prima”.