Trieste, Polizia Penitenziaria dona i suoi trofei a Calicanto: un gesto di sport e solidarietà

Trieste, Polizia Penitenziaria dona i suoi trofei a Calicanto: un gesto di sport e solidarietà

Un gesto di profondo valore simbolico e umano quello della Sezione triestina dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria (ANPPe), che ha deciso di donare i propri trofei sportivi alla ASD Calicanto APS, realtà triestina da anni impegnata nella promozione dello sport integrato e dell’inclusione sociale.

La decisione nasce in occasione del prossimo spostamento della sede ANPPe di Trieste e rappresenta un vero e proprio passaggio di testimone: i riconoscimenti, conquistati nel corso di decenni in competizioni nazionali e internazionali, continueranno a vivere nelle mani di un’associazione che incarna gli stessi ideali di impegno, rispetto e comunità.

“Abbiamo ritenuto che i nostri trofei meritassero di continuare a essere fonte di ispirazione,” spiegano i membri del direttivo ANPPe di Trieste. “La ASD Calicanto APS, con la sua dedizione allo sport inclusivo, rappresenta il contesto ideale affinché queste vittorie continuino a motivare e unire.”

La cerimonia di consegna si è svolta presso l’attuale sede dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria, alla presenza del Vicepresidente vicario Andrea Piras, intervenuto in rappresentanza del Presidente Raffaele Incarnato, del Vicepresidente con delega al bilancio Giorgio Rossi, della Segretaria di Sezione Marina Ribarich e della socia Patrizia Rinaldi.

A ricevere le coppe, in rappresentanza della Presidente Elena Gianello, erano presenti Stefania Maschietto e Gabriele Bradaschia, in rappresentanza della ASD Calicanto APS.

Un momento di condivisione e riconoscimento reciproco, che ha sottolineato come lo sport possa essere un potente strumento di coesione sociale, capace di superare barriere e unire generazioni, istituzioni e cittadini in un linguaggio universale fatto di passione, rispetto e inclusione.

La collaborazione tra ANPPe Trieste e Calicanto APS si pone così come un esempio virtuoso di come le realtà associative e le forze dello Stato possano lavorare insieme per promuovere valori di solidarietà, crescita personale e partecipazione.