Trieste, allarme violenza di genere: quasi 200 denunce per codice rosso nel 2024
Dall’inizio del 2024, i Carabinieri di Trieste hanno registrato quasi 200 denunce per reati riconducibili al codice rosso, un numero in aumento rispetto alle 130 denunce dell’anno precedente. Tra i casi più frequenti emergono maltrattamenti in famiglia, atti persecutori (stalking) e revenge porn, con una crescita preoccupante ma significativa che riflette un cambiamento culturale e una maggiore consapevolezza delle vittime.
Stalking in crescita: una vittoria della consapevolezza
Uno dei dati più rilevanti è rappresentato dall’aumento delle denunce per stalking, che risultano quasi triplicate rispetto al 2023. Questo incremento, pur denunciando un fenomeno ancora troppo diffuso, dimostra che sempre più vittime trovano il coraggio di denunciare, rompendo il silenzio che per troppo tempo ha circondato i reati di genere.
Secondo i Carabinieri, questo cambio di atteggiamento è anche il frutto delle recenti modifiche legislative apportate con il “codice rosso rafforzato”, entrato in vigore nel settembre 2023, che consente interventi più rapidi e misure cautelari immediate per proteggere le vittime.
Misure più efficaci e tecnologiche per fermare i colpevoli
Nel 2024, grazie all’efficienza delle indagini e alle nuove normative, sono state emesse circa 80 misure cautelari: ordini di allontanamento, divieti di avvicinamento, arresti domiciliari e detenzioni in carcere. Molti di questi provvedimenti prevedono anche l’utilizzo del braccialetto elettronico per monitorare i colpevoli e garantire maggiore sicurezza alle vittime. Lo scorso anno, tali misure erano state circa la metà.
Carabinieri in prima linea: prevenzione e sensibilizzazione
Il ruolo dei Carabinieri non si limita all’intervento immediato nei casi di emergenza, ma si estende alla prevenzione e sensibilizzazione attraverso campagne informative e progetti mirati. La loro missione è proteggere le vittime, aiutarle a denunciare e fornire loro un supporto che le accompagni fuori da situazioni di violenza.
Ogni caserma rappresenta un luogo sicuro e protetto, in cui le vittime possono parlare liberamente, consapevoli che saranno accolte con empatia e sensibilità. I militari dell’Arma ricevono una formazione continua per riconoscere i segnali di allarme e agire tempestivamente, garantendo protezione e sostegno.
“Una stanza tutta per sé”: un rifugio per le vittime
Dal 2015, grazie a un accordo con l’Associazione Soroptimist International, è stato avviato il progetto “Una stanza tutta per sé”, che prevede l’allestimento di stanze dedicate all’interno delle caserme per accogliere le vittime di violenza in un ambiente meno traumatico e più confortevole.
Ad oggi, in Italia sono attive 275 stanze, una delle quali si trova anche a Trieste. Questi spazi, arredati in modo accogliente, consentono alle vittime di raccontare quanto accaduto in un’atmosfera protetta, favorendo un rapporto meno istituzionale con gli investigatori.
Un gesto simbolico per il 25 novembre
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la facciata del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trieste sarà illuminata di rosso, un segno di solidarietà e impegno nella lotta contro la violenza di genere. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Soroptimist Club di Trieste.
Fermiamo insieme la violenza sulle donne
Il lavoro dei Carabinieri, unito all’impegno delle istituzioni e delle associazioni, rappresenta un passo fondamentale nella costruzione di una società più consapevole e rispettosa. Denunciare e sensibilizzare sono le chiavi per sconfiggere questo fenomeno.
Non restiamo indifferenti. Ogni denuncia è un passo verso la libertà e la dignità. Fermiamo insieme la violenza sulle donne!