Taglio alberi a San Giovanni a Trieste. Massolino e Capozzi presentano interrogazione in Regione
«Molte persone si sono allarmate a seguito del taglio di centinaia di alberi su un terreno di proprietà regionale nel Parco di San Giovanni a Trieste - dichiarano le consigliere regionali Giulia Massolino, del Patto per l’Autonomia - Civica FVG, e Rosaria Capozzi, del Movimento 5 Stelle -. Abbiamo quindi ritenuto doveroso sottoporre un’interrogazione alla Giunta: perché è stato deciso di tagliare quegli alberi? Come e quando verranno messi a dimora altri? Che precauzioni sono state prese per l’avifauna? Il cantiere, da quanto si apprende dalla cartellonistica, pare sia motivato dalla stabilizzazione del versante, ma gli alberi sono un alleato fondamentale proprio per la prevenzione del rischio idrogeologico. Oltre al fatto che siamo in piena crisi climatica e che gli alberi andrebbero piantati e non abbattuti, quella zona è stata recentemente colpita da alcune piogge straordinarie che hanno comportato fiumi di fango in tutte le vie limitrofe, fino a via Giulia e via Battisti. Dobbiamo tenere conto del fatto che gli eventi climatici estremi saranno sempre più impattanti e frequenti, e le soluzioni naturali (Nature Based Solution) andrebbero privilegiate anche per l’apporto al contrasto e alla mitigazione dei cambiamenti climatici in sé, rientrando in un circolo virtuoso».
«Al di là del merito dell’intervento - aggiunge Massolino -, è fondamentale la comunicazione alla cittadinanza. Su questo avevamo già chiesto in Consiglio comunale a Trieste che si facessero degli sforzi di trasparenza e comunicazione, rendendo accessibile il database, in modo che chiunque possa andare a controllare le previsioni di abbattimento e le motivazioni. Serve inoltre un piano strategico di gestione del verde, che abbiamo proposto a livello comunale e regionale, purtroppo senza successo. È un tema sul quale la cittadinanza ha sempre dimostrato grande sensibilità, ed è fondamentale costruire fiducia nei confronti delle istituzioni partendo da principi di trasparenza e partecipazione che dovrebbero essere scontati».