SWG indaga sulla percezione del Parco storico: risultati a maggio
Miramare, 27 febbraio 2025
Il Museo di Miramare ha affidato a SWG, società leader dal 1981 nel settore dell’analisi dei dati, progettazione e realizzazione di ricerche, un servizio di segmentazione dei visitatori del Parco storico, finalizzato a profilare il pubblico del comprensorio.
L’indagine, commissionata dal Museo, ha l’obiettivo di conoscere meglio i visitatori, comprenderne la percezione della visita al Parco e raccogliere eventuali suggerimenti per migliorare l’esperienza e i servizi offerti.
Da oggi e fino al 9 marzo, per la prima tranche di rilevazione, 12 operatori incaricati del servizio, muniti di badge di riconoscimento, chiederanno ai visitatori la disponibilità a rispondere a un questionario progettato per raccogliere informazioni su attitudini, gusti e desideri del “visitatore tipo” di Miramare.
I rilevatori si posizioneranno prevalentemente agli ingressi di viale Miramare, via Beirut e Grignano, ma potranno spostarsi nelle zone più interne del Parco in base alla presenza di visitatori.
Il questionario sarà disponibile in italiano, tedesco, inglese, croato e sloveno, a seconda della provenienza dell’ospite. Oltre ai dati di base, come età e luogo di origine, verranno raccolte informazioni sulla durata del soggiorno a Trieste e sulla tipologia di alloggio scelto. Inoltre, saranno poste domande sull’attuale offerta del comprensorio di Miramare e sulle motivazioni della visita, chiedendo ai partecipanti di esprimere un’opinione in merito.
In totale verranno raccolte 2.000 interviste, i cui dati saranno analizzati entro la fine di maggio.
L’analisi consentirà alla Direzione del Museo di comprendere le abitudini del pubblico, individuare le zone del Parco maggiormente frequentate e valutare il grado di conoscenza e apprezzamento dei servizi offerti.
Nel rispetto della normativa europea GDPR sulla privacy, il contenuto delle interviste sarà trattato in modo riservato, anonimo e aggregato ai fini dell’analisi, della reportistica e della restituzione dei dati al Committente.
Foto Francesco Viviani