Ritrovato senza vita l'escursionista di Gubbio disperso a Piancavallo

E' stato ritrovato senza vita Pierpaolo Filippin, l'escursionista quarantenne di Gubbio di cui non si avevano notizie da due giorni. L'avvistamento del corpo senza vita è avvenuto durante l'ultima perlustrazione dei tecnici del Soccorso Alpino a bordo dell'elicottero della Protezione Civile sul versante meridionale della cima del Monte Tremol (metri 2007) ad una altitudine di circa 1500 metri. Il versante, molto scosceso, era già stato perlustrato dalle squadre a piedi ma il corpo non poteva essere avvistato dal basso in quando era nascosto da un risalto. L'uomo ha probabilmente deciso di risalire quel versante abbandonando il sentiero della cosiddetta "Passeggiata del Tornidor" per percorrere un canale costituito da tratti erbosi e roccette che diventa progressivamente più ripido. Il canale non è un percorso segnato, raggiunge pendenze di 45 gradi e in inverno è soggetto a valanghe.

Il medico del Soccorso Alpino, condotto sul posto, ha effettuato la constatazione del decesso e il magistrato di turno a Pordenone ha autorizzato la rimozione della salma. Il recupero, abbastanza complesso, è avvenuto con l'aiuto di altro personale tecnico del Soccorso Alpino che ha caricato l'uomo sulla barella per issarlo sul velivolo in hovering: in tutto l'elicottero ha effettuato tre rotazioni.

Alle ricerche di lunedì 25 maggio e di oggi hanno preso parte il Soccorso Alpino e Speleologico in coordinamento costante con i Vigili del Fuoco, le squadre SAF dei Vigili del Fuoco, i soccorritori della Guardia di Finanza di Tolmezzo, il Corpo Forestale Regionale, i Carabinieri della compagnia di Sacile (stazione di Aviano), i volontari della Protezione Civile, la Polizia Locale di Udine: in tutto un'ottantina di persone.

VVF_90 - 26/05/2020 ore 20:00 Ricerca Persona in località Piancavallo.

Concluse con il ritrovamento del corpo senza vita le operazioni di ricerca del quarantenne di Gubbio disperso da domenica hanno  visto il corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e quello del Soccorso Alpino e Speleologico impegnati in stretta collaborazione per il coordinamento delle ingenti forze messe in campo.

Alle ore 18:10 l'elicorreto della Protezione Civile durante un ultimo tentativo di sorvolo del versante meridionale del Cimon dei Furlani, avvistava la salma del disperso, che veniva successivamente recuperata e affidata all' autorità giudiziaria.

Nella giornata odierna sono stati impiegati 29 Vigili del fuoco provenienti dal Comando Provinciale di Pordenone,  Udine, Gorizia, Padova, Belluno, Rovigo, Brescia e Torino, con varie specializzazioni. TAS (Topografia Applicata al Soccorso), SAF (Speleo Alpino Fluviali), Cinofili e SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto).

40 i tecnici del Soccorso Alpino delle stazioni di Pordenone, Maniago, Valcellina, Udine, Trieste, Forni di Sopra, Forni Avoltri e Moggio Udinese, con tecnici specializzati in operazioni di ricerca e 6 unità cinofile di cui 2 molecolari.

Una decina di Carabinieri delle stazioni Aviano, Polcenigo, Fontanafredda e Sacile.

23 i volontari di Protezione Civile con nove unità cinofile del CRUCS.

8 Tecnici di soccorso alpino della Guardia di Finanza provenienti da Tolmezzo e Sella Nevea

4 uomini della Guardia Forestale di Polcenigo.

2 agenti della Polizia Locale di Udine dotati di droni.

1 motociclista della Polizia di Stato.

Nelle due giornate di ricerca sono intervenuti complessivamente circa 150 soccorritori.------