Rientro fuorisede a Trieste: ultimi posti disponibili sulle corse FlixBus
In vista del Natale, FlixBus ha rafforzato i collegamenti con Trieste e il Friuli-Venezia Giulia per agevolare il ritorno in famiglia – e il successivo rientro nella città di domicilio – di chi studia o lavora fuori regione. Questo incremento riguarda soprattutto le rotte attive tra il Friuli-Venezia Giulia e alcune grandi città universitarie, al Nord Italia ma anche all’estero.
Oltre al capoluogo, sul territorio regionale FlixBus collega anche Udine, Pordenone e l’aeroporto di Ronchi dei Legionari.
Fino alla fine del 2023, per Trieste partiranno settimanalmente fino a 66 corse dirette da Venezia, fino a 41 da Milano, fino a 34 da Padova e circa 20 da Bologna, Firenze e Roma. Chi torna in Italia dall’estero in aereo, inoltre, potrà raggiungere il capoluogo giuliano dall’aeroporto Marco Polo di Venezia fino a 53 volte a settimana o dallo scalo di Bergamo Orio al Serio fino a 21 volte a settimana.
Anche chi vive all’estero potrà rientrare comodamente a Trieste con FlixBus senza necessità di interconnessioni: fino a fine anno, verso la città saranno attive circa 20 corse settimanali da Lubiana e Zagabria, ma anche fino a sette corse alla settimana da Budapest e Lione e fino a sei da Marsiglia e Nizza. Fra le altre città da cui raggiungere senza cambi Trieste, anche Berlino e Vienna, collegate in notturna.
Tutti i collegamenti sono in vendita sul sito www.flixbus.it, tramite l’app FlixBus e nei punti vendita sul territorio.
I «viaggiatori del cuore» che tornano a casa: un’indagine fa luce su un nuovo tipo di passeggero
Secondo lo studio Cosa ci spinge a viaggiare, commissionato da FlixBus alla società di ricerche Squadrati nel 2023, nel post-pandemia 1 persona su 4 viaggia per motivi di affetto, attribuendo un'importanza fondamentale alla famiglia e alle amicizie. Lo studio classifica questa categoria come «viaggiatori del cuore», analizzandone il profilo e le abitudini. Tra le considerazioni che emergono da questa analisi, una riguarda la tendenza, fra molte delle persone appartenenti a questa categoria (il 26% del totale), a prediligere il periodo natalizio per mettersi in viaggio.
L’importanza degli affetti è sempre più centrale all’indomani del periodo pandemico: per gran parte delle persone, infatti, oggi viaggiare significa «ritrovare il proprio benessere» (come dichiarato dal 47% del campione intervistato, contro il 36% del pre-pandemia) e «stare con le persone a cui si vuole bene» (come dichiarato dal 34% del campione, contro il 23% del pre-pandemia).