Premio Luchetta, Savino (FI): "Il Premio ad Albanese scelta che rischia di dividere. Trieste è città di dialogo”
«Da triestina e da rappresentante delle istituzioni desidero, innanzitutto, esprimere il mio apprezzamento per la Fondazione, nata dal sacrificio dei quattro giornalisti – Marco Luchetta, Alessandro Ota, Dario D’Angelo e Miran Hrovatin – che persero la vita mentre documentavano gli orrori della guerra nei Balcani, e per il lavoro che porta avanti da anni a tutela dei bambini coinvolti nei conflitti e nelle situazioni più fragili.
Proprio per questo, guardo con sincera perplessità all’assegnazione del riconoscimento a Francesca Albanese. È una scelta che, al di là delle opinioni personali, rischia oggettivamente di alimentare tensioni e polarizzazioni in un momento già drammatico per il Medio Oriente e per le comunità che anche in Friuli Venezia Giulia vivono con dolore e preoccupazione questa fase storica. Non possiamo ignorare le reazioni e il disagio manifestati dalla Comunità ebraica di Trieste e del Friuli Venezia Giulia: sono segnali che meritano ascolto e rispetto.
Trieste è – e deve continuare a essere – una città che costruisce ponti. Qui convivono, fianco a fianco, storie e identità religiose e culturali diverse che hanno saputo, nel tempo, trasformare la complessità in una ricchezza. Conferire un premio così significativo in questo contesto richiede la massima attenzione affinché il messaggio che ne deriva sia un messaggio di responsabilità, di equilibrio e di vera promozione della pace.
Proprio perché riconosciamo il valore del lavoro della Fondazione, credo sia legittimo esprimere la preoccupazione che questa scelta possa offuscare un’eredità che appartiene all’intera comunità triestina: quella di un Premio nato per onorare il giornalismo coraggioso, capace di raccontare il dolore dei conflitti senza mai alimentarlo.
In una fase così delicata, abbiamo tutti il dovere di contribuire a mantenere Trieste un luogo di dialogo autentico, di rispetto reciproco e di pacificazione, evitando ciò che può dividere e rafforzando, invece, ciò che unisce».
Così Sandra Savino, Segretario regionale di Forza Italia e Sottosegretario di Stato all’Economia e delle Finanze.