Paolo, suicida a 14 anni: i genitori denunciano “fatti raccapriccianti” a scuola

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Paolo, suicida a 14 anni: i genitori denunciano “fatti raccapriccianti” a scuola

Nel programma “Dentro la notizia” condotto da Gianluigi Nuzzi su Canale 5, si è affrontata una pagina di profondo dolore e di ricerca di verità. Simonetta e Giuseppe, i genitori di Paolo — il ragazzo di 14 anni che si è tolto la vita dopo aver subito episodi di bullismo — hanno raccontato con compostezza e coraggio il loro dramma, rinnovando la loro richiesta di giustizia.

“Speriamo che sia fatta giustizia per Paolo”
Durante il collegamento, Giuseppe ha espresso la speranza che le indagini in corso possano fare piena luce sui fatti: “Speriamo che gli inquirenti facciano il proprio lavoro e che sia fatta giustizia per Paolo, è l’unica cosa che ci interessa”. Il padre ha sottolineato come, secondo gli ispettori, il bullismo a scuola sia stato accertato, e ora resta da chiarire la responsabilità di chi avrebbe potuto e dovuto intervenire per evitare la tragedia.

Indagini in corso e nuovi elementi
Come emerso nel programma, sono stati sequestrati i cellulari di studenti, insegnanti e dirigenti scolastici. La madre, Simonetta, ha spiegato che il contenuto delle chat sarà fondamentale per comprendere cosa è realmente accaduto: “Attraverso l’estrapolazione delle varie chat emergeranno le prove concrete e schiaccianti di episodi che hanno danneggiato psicologicamente mio figlio”.

“Non smetteremo mai di far luce su questi fatti”
Con voce ferma ma commossa, Simonetta ha dichiarato la volontà di continuare la battaglia in nome del figlio, affinché la sua storia possa servire a salvare altri ragazzi: “Non smetteremo mai di far luce su questi fatti raccapriccianti. È necessario prevenire situazioni così devastanti, se solo ognuno facesse il proprio dovere con responsabilità”.

L’abbraccio di Gianluigi Nuzzi e del pubblico
Il conduttore Gianluigi Nuzzi ha concluso l’intervista esprimendo la vicinanza di tutta la redazione ai genitori: “Noi ci siamo e ci saremo sempre. Non siamo di quelli che salutano e poi scompaiono”. Un messaggio di empatia e sostegno che ha colpito profondamente anche gli spettatori.

La vicenda di Paolo continua a scuotere l’opinione pubblica, ponendo l’accento su un tema drammatico e urgente: quello del bullismo nelle scuole e della necessità di prevenzione e responsabilità collettiva per proteggere i più giovani.