Nave Mercantile fermata dalla Capitanerie di Porto di Trieste: a bordo 16 deficienze, di cui tre gravi

"E' ripresa in pieno, in queste settimane, l'attività di controllo delle condizioni di sicurezza a bordo delle navi che approdano nei porti italiani, effettuata dagli ispettori PSC (Port State Control, ovvero "Controllo dello Stato di Approdo") delle Capitanerie di porto. Nei giorni scorsi gli specialisti della Guardia Costiera di Trieste hanno condotto un’ispezione estesa a bordo di una nave da carico generale, di bandiera Palau, che, a causa delle irregolarità riscontrate, è stata sottoposta a provvedimento di fermo; sono state infatti accertate sedici deficienze, tre delle quali particolarmente gravi e di conseguenza motivo di detenzione (dovranno essere risolte dall'armatore e dall'equipaggio prima della partenza della nave). 
 
In particolare, è stata rilevata la non corretta tenuta dei locali macchina e, a seguito della simulazione di un'esercitazione antincendio, l'inadeguata preparazione dell’equipaggio a fronteggiare possibili situazioni di emergenza a bordo. Gli ispettori hanno accertato anche carenze riguardanti i locali di vita della nave e nella documentazione di bordo.
 
Un'ulteriore ispezione della nave avverrà nei prossimi giorni e soltanto a seguito del ripristino delle condizioni di sicurezza la nave sarà autorizzata a riprendere il mare.
 
Le attività di "Controllo dello Stato di Approdo" (PSC), di cui è titolare in Italia il Corpo delle Capitaneria di Porto - Guardia Costiera, sono inserite in una cornice di intervento internazionale, regolata in generale dall'IMO (Agenzia dell'ONU per la Sicurezza Marittima), e poi declinata per macroregioni marittime; nel caso dell'Italia dal PARIS MOU (Memorandum of Understanding) del 1982, ora all'interno di una rete coordinata a livello di comunità europea dall'EMSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima) e della quale fanno parte anche importanti nazioni marittime extracomunitarie ed extraeuropee (Russia e Canada le principali)."