Monfalcone, sbarca la Scuola di Alta Formazione per le imprese della filiera portuale
Città dei cantieri certamente, ma ora anche sede di una Scuola di Alta Formazione che fornirà aggiornamento professionale ad imprese e lavoratori con particolare attenzione a quelle che operano in ambito portuale e retroportuale.
Questo grazie al nuovo hub formativo, targato Terziaria Venezia Giulia S.r.l, al cui insediamento, come ha ricordato in apertura il presidente di Confcommercio Trieste, Antonio Paoletti, hanno concorso l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, FHP Compagnia Portuale Monfalcone e l’LTS Training Center, struttura impegnata a recepire le esigenze formative delle imprese di logistica, trasporti e spedizioni e della quale fanno parte, oltre alla stessa Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, pure l’Associazione Terminalisti Portuali, quella giuliana degli Spedizionieri del Porto di Trieste l’Associazione Agenti Marittimi, Confindustria Alto Adriatico e la Fondazione Accademia Nautica di Trieste, Confcommercio Trieste e Terziaria Venezia Giulia.
La location, ubicata appena al di fuori dell’ingresso del terminal, vanta una superficie dedicata alla formazione teorica di circa 100 mq mentre, le esercitazioni pratiche, con l’utilizzo di macchinari e attrezzature, si svolgeranno in un’area di circa 6.000 mq all’interno del terminal e resa disponibile dalla stessa Compagnia Portuale.
L’iniziativa, come anticipato, sarà curata da Terziaria Venezia Giulia, il braccio operativo di Confcommercio Trieste, che garantisce assistenza e consulenza alle aziende a tutto campo includendo innumerevoli settori e tematiche.
“Il polo - come ha poi spiegato lo stesso Paoletti - è sorto essenzialmente per recepire le necessità del mondo della logistica, dei trasporti e delle spedizioni che sono una componente di sempre maggior rilevanza all’interno della nostra associazione e anche per l’economia del territorio, locale e non. Questi settori, infatti, contribuiscono nella misura del 14% al Pil italiano, in virtù della presenza di circa con 150 mila imprese (oltre 2.200 in FVG fra logistica e trasporti) che sono fonte occupazionale per più di 1 milione di addetti.
Al di là di ciò - ha proseguito il presidente di Confcommercio - abbiamo voluto concretizzare questo progetto in quanto crediamo che la formazione, al di là degli adempimenti normativi obbligatori, specie quelli inerenti alla sicurezza, sia dovere etico e tangibile atto di responsabilità per tutelare dipendenti ed aziende stesse”.
L’hub, dove, già a partire dalle prossime settimane, partiranno i primi corsi, una decina, sarà ad ogni modo accessibile alle aziende di ogni settore produttivo.
Un’opportunità, questa, di cui lo stesso Paoletti, offre un’ulteriore chiave di lettura
“Riteniamo che la formazione - ha spiegato - sia un tassello cardine in quanto, dall’incremento di professionalità e competenze, deriva una maggiore competitività per ogni impresa, come ribadito da studi e focus dedicati appunto al binomio competenze-business”.
Va detto, tuttavia, che molte aziende rinunciano alla formazione non obbligatoria per i dipendenti a causa degli oneri economici che comporta, ma, almeno in questo caso, il problema non si pone, grazie alla disponibilità di uno strumento ad hoc.
“Nella nostra attività formativa - ha dettagliato in merito ancora Paoletti - un ruolo di estrema importanza lo ricopre For.Te, il Fondo paritetico per la formazione continua dei dipendenti di aziende del terziario. L’iscrizione, assolutamente gratuita, garantisce alle imprese non solo di contenere notevolmente i costi o, addirittura, di azzerarli, ma dà anche la possibilità di beneficiare di percorsi formativi calibrati in base alle esigenze espresse dalle singole realtà economiche”.
Un’opportunità, quella rappresentata dal Fondo, che pertanto è un prezioso jolly nel mazzo delle proposte formative di Terziaria Venezia Giulia e uno dei motori che alimentano un’attività imponente.
“Da gennaio 2023 ad oggi - ha quantificato il presidente di Confcommercio - grazie alla messa a punto di 17 piani formativi, abbiamo svolto più di 10mila ore di didattica a favore di oltre 2.300 discenti. Del volume ore complessivo, poco meno di 3.000 (26,2%) hanno riguardato i comparti di logistica, trasporti e spedizioni e 750 addetti (32,2% di quelli totali)”.
L’attività di formazione di Terziaria Venezia Giulia, tuttavia, è multidisciplinare racchiudendo, oltre alla già menzionata sicurezza sul lavoro e quelle relative ad ambiente ed alimenti, pure privacy, responsabilità amministrativa, percorsi propedeutici per ottenere varie abilitazioni professionali, marketing, lingue straniere, sviluppo aziendale transizioni digitale e green.
Oltre a tutto ciò, l’offerta propone pure iter formatici altamente specifici tra cui quelli legati alla Sicurezza Marittima.
Un aspetto, questo, approfondito da Stefano Visintin, presidente di CONFETRA, Associazione Spedizionieri del Friuli Venezia Giulia, LTS e vicepresidente con delega al settore logistica della Confcommercio giuliana.
“Il “brand” Terziaria Venezia Giulia - ha spiegato - dispone di vari accreditamenti istituzionali tra cui quello, peculiarità non proprio comune, rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti, Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, che la autorizza appunto ad organizzare e gestire percorsi di formazione mirati ed indirizzati ai lavoratori del comparto marittimo portuale. Tale abilitazione, di cui contiamo di disporre a breve anche per questa nuova sede, ci permetterà di offrire alle aziende un’ampia gamma di opportunità (Port Facility Security Officer, Ship Security Officer, Company Security Officer, vari percorsi IMO e altre ancora), indispensabili per lo svolgimento di mansioni, esecutive, di responsabilità e di controllo nell’ambito appunto del comparto marittimo.
Terziaria peraltro - ha proseguito Visintin – da anni riversa particolare attenzione a logistica, trasporti e spedizioni e alla naturale connessione di questi settori con l’ambito portuale. Un impegno concretizzato anche dalla sua presenza all’interno dell’LTS Training Center che ha una funzione operativa di indirizzo per una progettazione costantemente aggiornata in base alle esigenze delle imprese del settore e di verifica sull’andamento della formazione e il raggiungimento degli obiettivi dei vari piani formativi”.
“Gli accertamenti - ha quindi dettagliato Patrizia Verde, Direttore Generale di Confcommercio Trieste - riguardano le ore di formazione erogate al fine di monitorare il rispetto dei parametri legati a ore didattica e numero lavoratori formati, analizzano i fabbisogni delle imprese, valutano gli iter formativi realizzati, vagliano le evidenze degli indicatori espresse nei questionati di gradimento e provvedono all’aggiornamento delle proposte formative in presenza di nuovi fabbisogni e competenze provenienti dalle aziende”.
L’orizzonte della Scuola, però, offrirà anche ulteriori prospettive.
“Al di là della Maritime Security - ha ripreso Verde - si sta lavorando infatti per poter avviare anche gli iter formativi legati alla Maritime Safety, un’attività imposta nel quadro degli adempimenti normativi previsti dall’ISPS Code, il codice internazionale che regola le norme di sicurezza delle navi e degli impianti portuali e che prevede, per il personale operante in ambito marittimo, l’obbligo del possesso di diverse attestazioni formative e dei relativi aggiornamenti periodici”.
Un’ iniziativa, quella legata alla Safety, che una volta concretizzata, potrebbe fare, del polo di via delle Terme Romane, già accessibile, come è stato ribadito, alle imprese di tutti i segmenti produttivi, un punto di riferimento per le aziende correlati agli hub marittimi dell’intero Nordest.
“È una grande soddisfazione – ha sottolineato Vittorio Torbianelli, Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale - assistere alla partenza di questo progetto proprio nel porto di Monfalcone che sta crescendo in modo importante e che vede progressivamente aumentare l’impegno delle imprese concessionarie. L’incremento del nostro sistema va però accompagnato da percorsi di formazione e aggiornamento continuo, leve essenziali in un ambito dove la sicurezza ha priorità assoluta. Siamo quindi lieti che tutti i piani di formazione che come Autorità di Sistema stiamo portando avanti, si potranno integrare con questa nuova e importante iniziativa di Confcommercio che vede il coinvolgimento diretto di FHP. Siamo anche contenti – ha poi aggiunto Torbianelli – che siano gli uffici della nostra sede locale ad ospitare la parte in aula dei futuri corsi. Il tutto – ha concluso il Commissario - non potrà che contribuire ad innalzare ulteriormente il livello qualitativo generale dei servizi offerti su Monfalcone, supportando nei percorsi di formazione i lavoratori e le imprese operanti a Portorosega e nel comparto logistico collegato”.
“FHP Compagnia Portuale Monfalcone – ha da parte sua fatto rilevare l’amministratore delegato GianCarlo Russo - è sempre stata molto attenta alla formazione delle risorse umane sia per il personale diretto che per il personale dell’Art.17 L.84/94 dell’Impresa Alto Adriatico, azienda autorizzata a fornire manodopera ai terminalisti portuali di Monfalcone.
Disporre infatti di personale formato e qualificato, è un’implementazione anche della sicurezza sul lavoro che nel nostro ambito è estremamente complessa, essendo il ciclo operativo molto variegato ed inclusivo della movimentazione di tante merceologie diverse, dell’utilizzo di più mezzi meccanici e dell’attuazione di molte attività intermodali per il delivery e la ricezione delle merci medesime”.