La neo-rettrice dalla Terrazza: “Trieste città del sapere, dobbiamo scendere dal colle e incontrare la gente” (VIDEO)
Soffia un vento di cultura e innovazione sulla terrazza FotoMauro – Trieste Cafe, dove la rettrice dell’Università di Trieste, Donata Vianelli, è stata ospite d’onore nel secondo appuntamento delle dirette pomeridiane di Barcolana 57. Un incontro intenso, elegante e pieno di visione, nel quale la rettrice ha raccontato i primi mesi del suo mandato e il futuro dell’Ateneo triestino, con parole che hanno acceso entusiasmo e orgoglio cittadino.
«Abbiamo una squadra motivata e un programma ambizioso — ha dichiarato Vianelli —. L’università è una comunità viva fatta di docenti, personale e quasi 20.000 studenti. Il nostro compito è ascoltare, innovare e creare legami forti tra la formazione e il mondo del lavoro».
Durante l’intervista, la rettrice ha sottolineato come l’Università di Trieste sia oggi ai vertici nazionali per tasso di occupazione dei laureati, prima in Italia in numerosi ambiti scientifici e seconda in giurisprudenza, secondo l’ultima classifica del Sole 24 Ore. «Un risultato che dimostra quanto i nostri studenti siano preparati non solo dal punto di vista tecnico, ma anche nelle soft skills, nelle competenze umane e trasversali», ha spiegato.
Tra i grandi obiettivi del mandato, Vianelli ha indicato la realizzazione di nuovi poli universitari a San Giovanni e Castelletto, il potenziamento dei corsi legati a tecnologia, sostenibilità e intelligenza artificiale, e un rinnovato legame con la città.
«Trieste è una città di sapere e innovazione, ma anche di bellezza e umanità — ha detto —. Il nostro sogno è costruire un’università che dialoghi con tutti i rioni, che porti i giovani tra la gente, nelle vie e nei quartieri. Solo così il sapere diventa vita».
Impossibile non parlare di Barcolana, simbolo di Trieste e della sua energia. «La Barcolana è una metafora perfetta del lavoro universitario — ha sorriso la rettrice —: serve squadra, passione e coraggio di affrontare il vento. Quest’anno i nostri studenti hanno vinto la gara di Dragon Boat contro Venezia e Bari, e questo mi riempie d’orgoglio».
Un incontro che ha unito il mare, la cultura e la forza di una città che guarda avanti, con la consapevolezza di essere un faro di conoscenza nel Mediterraneo.
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