Garlasco, a Mattino 5 parla il nuovo consulente di Sempio: “L’impronta 33? Appartiene all’assassino”
È tornato al centro del dibattito televisivo uno dei casi più discussi della cronaca italiana: il delitto di Garlasco, avvenuto nel 2007, in cui fu uccisa Chiara Poggi. Nella puntata odierna di Mattino 5, il programma di Canale 5 condotto da Federica Panicucci e Francesco Vecchi, è intervenuto il nuovo consulente di Andrea Sempio, figura da tempo considerata marginale ma spesso citata nelle discussioni sul caso.
Durante il talk, il consulente ha analizzato alcuni punti chiave dell’informativa dei carabinieri del 2020, riaprendo il confronto su elementi tecnici mai del tutto chiariti. In particolare, ha definito “logico e fattuale” che la famosa impronta 33, rinvenuta sulla parete della scala, “appartenga all’assassino”.
Secondo il consulente, l’informativa “andava assolutamente seguita, perché fondamentale”, e ha aggiunto che tracce di sangue e capelli sul dispenser non erano presenti, rendendo “illogica” l’ipotesi di una pulizia da parte dell’imputato Alberto Stasi. “A mio avviso – ha spiegato – Stasi non c’entra nulla con quella fase. Sul dispenser si trovano altre impronte, quindi non avrebbe avuto senso un lavaggio mirato”.
Uno dei punti più discussi è stato quello del DNA sotto le unghie di Chiara Poggi, che secondo il consulente potrebbe essere frutto di una contaminazione ambientale: “Bisogna considerare la quantità e la provenienza. Sempio era stato in casa Poggi il 5 agosto, quindi il contatto poteva avvenire anche in modo indiretto, magari tramite asciugamani o superfici comuni”.
La trasmissione ha poi ripercorso le incongruenze legate alle telefonate e ai tabulati mancanti. “La mancanza dei tabulari di Andrea Sempio è una delle grandi lacune dell’indagine – ha sottolineato – avrebbero potuto chiarire molte cose, in un senso o nell’altro”.
Un acceso scambio si è avuto anche con altri ospiti, che hanno sollevato dubbi sulla gestione iniziale delle prove. Il consulente ha replicato con cautela: “Le lacune ci sono, da una parte e dall’altra. Ma non credo che il mancato approfondimento su Sempio sia stato un errore voluto: all’epoca non era indagato e non era al centro dell’attenzione investigativa”.
Una puntata densa e ricca di tensione, che riporta Mattino 5 al suo ruolo centrale di approfondimento giornalistico nei grandi casi di cronaca nera italiani, in attesa delle prossime rivelazioni e degli sviluppi giudiziari che ancora oggi mantengono viva la memoria del caso di Garlasco.