“Chi sogna la primavera e chi rivuole la Bora”: il clima spacca i triestini

“Chi sogna la primavera e chi rivuole la Bora”: il clima spacca i triestini

A Trieste, anche il meteo diventa un tema su cui confrontarsi con ironia. Dopo il lamento di un triestino stanco del freddo e del buio invernale, che si chiedeva Bon Nadal xe finì, ma quando riva primavera?”, arriva la replica di un concittadino, altrettanto ironica: “Io oggi, venerdì 27 dicembre 2024, sono disperato perché attualmente ci sono 12 gradi (caldo), e non c’è più la Bora.”

Un botta e risposta che ha subito catturato l’attenzione sui social, rappresentando due visioni opposte, ma entrambe profondamente triestine.

Il meteo che unisce e divide

Da un lato, chi sogna giornate più lunghe, temperature miti e il risveglio della natura; dall’altro, chi si dispera per la mancanza del vento gelido e impetuoso che, nel bene e nel male, definisce l’identità della città. “Dove xe finida la vera Trieste senza la Bora?” si legge tra i commenti, a conferma che il vento, per molti, è un elemento imprescindibile della vita cittadina.

Autoironia triestina: un classico intramontabile

Questo scambio di battute è l’ennesima dimostrazione dello spirito unico dei triestini, capaci di trasformare qualsiasi argomento in un’occasione per un sorriso e una riflessione. Che si tratti di Bora o di primavera, ciò che conta è il modo in cui la città affronta ogni tema, sempre con leggerezza e autoironia.

Aspettando la primavera… o il ritorno della Bora

In attesa che il meteo accontenti tutti, una cosa è certa: Trieste non è mai banale, neanche quando si parla di clima. Le discussioni sul freddo, sul caldo e sulla Bora continuano a essere una costante che unisce i triestini, anche nelle loro piccole divergenze.

Dopotutto, come direbbe qualcuno, “a Trieste, senza Bora, xe come un caffè senza zucchero: no xe la stessa roba.”