Amarezza di un nonno: "Sciopero al Burlo, operazione di mio nipote rinviata dopo un anno di attesa"

Amarezza di un nonno: "Sciopero al Burlo, operazione di mio nipote rinviata dopo un anno di attesa"

Una lettera accorata arriva da un nonno triestino, che ha voluto condividere con la redazione la sua profonda amarezza per quanto accaduto al nipote. Il piccolo, che da un anno attende un'operazione al Burlo Garofolo, ha visto la sua attesa prolungarsi ulteriormente a causa dello sciopero del personale medico previsto per oggi.

La denuncia del nonno

"Ringrazio sentitamente il personale medico del Burlo che oggi ha aderito allo sciopero, facendo saltare, tra le altre, l’operazione di mio nipote, senza nemmeno avvisare. Dopo un anno di attesa e sofferenze, ci troviamo di nuovo al punto di partenza", scrive il nonno, non nascondendo la propria frustrazione.

La lettera sottolinea come l'adesione allo sciopero sia avvenuta, secondo lui, senza tenere conto delle urgenze dei pazienti: "Oggi, nessuno si è presentato, e naturalmente senza avvisare. Mio nipote, come tanti altri bambini, ha vissuto mesi di dolori per poi essere lasciato senza risposte."

Critiche ai sindacati e al sistema

Il nonno esprime poi un giudizio severo nei confronti dei sindacati, accusandoli di aderire a scioperi 'politicizzati': "Un personale medico assoggettato a un sindacato di sinistra che per dieci anni non ha scioperato, nemmeno durante il COVID, quando infermieri e dottori morivano sul campo."

Non mancano parole forti rivolte all’organizzazione dello sciopero, percepito come un gesto che ignora i bisogni dei pazienti: "Capisco chi, preso dallo sconforto, se la prende con chi ha davanti. Ringrazio i sindacati pronti allo sciopero, ovviamente di venerdì, quando non governa il PD."

Un appello al rispetto dei pazienti

La lettera si conclude con una riflessione amara: "Vi auguro di trovarvi nella stessa situazione e non trovare chi vi aiuta." Il tono diretto e carico di emozioni lascia trasparire il disagio e la rabbia di chi, come questo nonno, ha visto vanificare mesi di attesa e speranza per un’operazione che avrebbe potuto alleviare le sofferenze del nipote.

Una riflessione sulla sanità e sugli scioperi

Il caso sollevato dal nonno triestino richiama l’attenzione su un tema delicato: il bilanciamento tra il diritto dei lavoratori allo sciopero e la necessità di garantire servizi essenziali, soprattutto in settori come la sanità, dove ogni ritardo può avere conseguenze significative sulla salute delle persone.