ASUGI, le liste di attesa non si allungheranno per i pazienti isontini

Le liste di attesa non si allungheranno per i pazienti isontini, in quanto a partire da ottobre sono state aggiunte alla normale programmazione quattro sedute operatorie a settimana, due delle quali dedicate ai pazienti triestini. Il personale dei due ospedali collaborerà nella gestione dei pazienti e i triestini saranno operati dagli stessi chirurghi che li avevano presi in carico a Trieste, garantendo adeguata continuità assistenziale e consentendo la ripartizione dei carichi di lavoro. Le operazioni effettuate a Monfalcone avvengono concordando il trasferimento con i pazienti.
 
Negli Ospedali di Monfalcone e Gorizia numerose attrezzature sono state rinnovate nel corso dell’anno anche grazie a generose donazioni e per quanto riguarda le tecnologie biomedicali, il Piano degli investimenti di ASUGI, già in parte attuato, prevede l’ammodernamento del parco macchine esistente in funzione di una sempre maggior sicurezza nei confronti degli operatori e dei pazienti e di un incremento dei livelli qualitativi dell’assistenza.
 
Come previsto dal Piano Pandemico, la gestione dell’infezione da Covid-19 considera l’evoluzione della malattia nelle diverse intensità di cura, in base alla sintomatologia: i pazienti possono essere sintomatici non gravi che richiedono ricovero e quindi degenze internistiche, o sintomatici medio gravi e gravissimi con richiesta di assistenza di ventilazione assistita da eseguirsi nei servizi di Terapia semi intensiva e intensiva.
 
Nell’area triestina, Villa Sissi ospita i positivi stabilizzati non autosufficienti che non necessitano di ricovero ospedaliero; Pineta del Carso i positivi che necessitano di assistenza internistica e il Sanatorio Triestino i positivi che hanno bisogno di riabilitazione.
 
È in atto la ricerca, attraverso una manifestazione di interesse pubblico, di ulteriori spazi per l'accoglimento dei soggetti positivi asintomatici che non hanno possibilità di fare la quarantena al proprio domicilio.
 
All’Ospedale Maggiore sono ricoverati pazienti positivi di media intensità con posti letto presso Malattie Infettive e Riabilitazione. I percorsi per i pazienti positivi al Covid-19 sono totalmente differenziati per cui è possibile, diversamente della prima ondata epidemica, continuare lo svolgimento delle normali attività all’interno dell’ospedale, evitando riduzioni di prestazioni o chiusura di reparti.
 
All’Ospedale di Cattinara sono in corso in questi giorni adeguamenti impiantistici per dedicare il 6° piano alla Medicina d’Urgenza e Pneumologia per pazienti negativi al Covid-19, il 12° piano alla Terapia Intensiva per pazienti positivi con la presenza di rianimatori e intensivisti e il 13° alla Terapia Semintensiva per pazienti positivi, dove opera una équipe multidisciplinare composta da pneumologi, cardiologi e medici dell’emergenza-urgenza. È in corso un ulteriore reclutamento di personale di alta professionalità ed esperienza.
 
Questa riorganizzazione necessita il potenziamento del 12° piano di anestesisti per una previsione di poter ricoverare 30 pazienti covid positivi ad alta intensità. La riorganizzazione quindi, avvenuta congiuntamente con tutti i direttori di area chirurgica negoziando gli spazi adeguati, prevede una minima riduzione degli interventi chirurgici programmati. Vengono garantite tutte le urgenze/emergenze e gli interventi ai pazienti oncologici; continueranno ad essere eseguiti gli interventi programmati presso l'ospedale di Monfalcone dei pazienti seguiti da équipe di Trieste.
 
Contemporaneamente saranno attivate tutte le manovre di assunzione possibili per poter reclutare personale medico e infermieristico. 
 
Nell'area Isontina gli ospedali di Monfalcone e Gorizia rimangono Covid free, e sono stati attivati 6 posti letto per le persone autosufficienti positive al Covid-19 presso il Parco Basaglia di Gorizia nei locali precedentemente adibiti dell'ex centro diurno e recentemente ristrutturati e 9 posti letto presso la Locanda Mora del Gelso dell’Oasi del Preval.