Riprende l’attività del Moto Club Trieste, a luglio gli enduristi ricominceranno attività agonistica

Riprende l’attività del Moto Club Trieste anche se a porte parzialmente chiuse per le restrizioni sanitarie.
 
Mentre a luglio gli enduristi ricominceranno l’attività agonistica con i campionati di specialità, la sezione “Cultura ed Epoca” sta preparando alcuni appuntamenti per il fine estate. Il club cittadino ospiterà infatti, ed è già la seconda volta, l’Ing. Piero Laverda e la storia, ormai diventata leggenda nel mondo Racing, della Laverda 1000 V6, gioiello di meccanica italiana che al Bol d’Or 1978 ha sfidato i colossi del Sol Levante nella gara di durata più impegnativa al mondo.
 
A settembre invece gli appassionati delle due ruote verranno coinvolti dalla travolgente professionalità e passione della giornalista Elisabetta Caracciolo che, da trentanni al fianco di leggendari piloti, percorrerà idealmente le piste dei più grandi Rally-Raid.     
                                            
Alternando letture di passi del suo libro “Tasche piene di sabbia”, entrerà nel vivo delle mitiche Parigi-Dakar, Africa Eco Race, Atlas Rally, Parigi-Mosca-Pechino, Trans-Anatolia e altre grandi competizioni in cui si sono cimentati anche centauri di casa nostra. E ancora in autunno ci sarà l’occasione della trasferta nella Motor Valley, ad Imola, con un autentico tuffo nella storia delle due ruote presso l’atelier di Benito Battilani, storico per eccellenza in ambito europeo. Il tema: la targatura dei veicoli dalle origini agli anni ’50 nelle 90 province italiane e tutti i risvolti storici, tecnici, sociali, amministrativi (caso emblematico la targatura del Territorio Libero di Trieste).
 
Altre iniziative sono al vaglio del direttivo: un raduno itinerante per veicoli storici e il sostegno ad una pubblicazione di settore, riguardante una notissima casa costruttrice italiana, per svelarne la storia ancora oggi sconosciuta al grande pubblico.