Unione Europea, da Slovenia ok a candidatura Ucraina

Slovenia e Austria non bloccheranno il riconoscimento dello status di candidato all'Ucraina, ma "ciò non significa che non sosterremo che anche la Bosnia-Erzegovina ottenga tale status. Se necessario, insisteremo fino al mattino".

Lo ha detto il premier sloveno, Robert Golob, a margine del vertice dei leader Ue. Nei giorni scorsi Lubiana ha avanzato una proposta, "fortemente sostenuta" da Croazia, Ungheria e Austria, che contiene tra l'altro il riconoscimento dello status di Paese candidato della Bosnia-Erzegovina "senza condizioni aggiuntive".

A quanto si apprende la proposta slovena incontrerebbe l'opposizione di Germania, Francia e Paesi Bassi, secondo cui il Paese non avrebbe fatto sufficienti passi in avanti nel percorso europeo. Nella bozza di conclusioni del Consiglio europeo, si lega l'ottenimento dello status di Paese candidato all'Ue all'attuazione dell'accordo politico siglato il 12 giugno scorso a Bruxelles tra il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, con i leader dei partiti politici della Bosnia-Erzegovina. Sarajevo, che ha presentato una richiesta formale per la candidatura all'Ue nel 2016, ha ricevuto tre anni dopo una bocciatura: nel suo parere la Commissione ha stilato 14 priorità che il Paese deve soddisfare in vista del riconoscimento dello status di candidato all'adesione Ue.

(ANSA). YAC-ESP