Presidi spiazzati su riduzione metro di distanza, Azzolina: “Tutti i pezzi al proprio posto”

È spiazzante per i dirigenti scolastici la decisione del Comitato Tecnico Scientifico, che non prevede l’obbligo del metro di distanziamento tra i banchi ove non sia possibile mantenerlo. “Tanto rumore per nulla”, così Antonello Giannelli, presidente dell'associazione nazionale presidi (Anp), “Sono un po' stupito, non si capisce perché questa prescrizione non sia arrivata prima. Quello che mi viene da dire è che siamo passati dalla tragedia alla commedia: tanto rumore per nulla di William Shakespeare! - continua Giannelli - per cosa ci siamo arrabattati sino ad ora? Pare tutto inutile, un'attività febbrile fatta in questi mesi che ci si poteva risparmiare. A questo punto il ministero mandi il prima possibile l'organico aggiuntivo necessario per sdoppiare le classi e basta". L’uso della mascherina, poi, sarà solo temporaneo, fintanto che non si riuscirà a provvedere al mantenimento della distanza, pare poi non sarà più necessaria. Lo ha comunicato il capo Dipartimento del ministero dell'Istruzione Max Bruschi. Il ministro Azzolina interviene a Radio Anch’io: "Sugli spazi si è fatto molto, ma serve un ulteriore impegno da parte degli enti locali, che sono proprietari degli edifici. Hanno i poteri commissariali per velocizzare i lavori, le risorse per l'edilizia scolastica leggera. E abbiamo dato nel dl agosto ulteriori risorse per gli affitti". In data 7 luglio, il Cts scriveva che "La mascherina è fondamentale laddove il distanziamento non c'è". “L'obiettivo non è solo riaprire le scuole, ma fare in modo che non richiudano. - continua l’Azzolina - Tutti i pezzi stanno andando al loro posto. Le linee guida pronte da fine giugno, protocollo di sicurezza, forniture di gel, banchi, mascherine, 100 mila assunzioni a tempo indeterminato e almeno altre 50 mila a tempo determinato per l'emergenza. È un lavoro enorme, gigantesco. Sto facendo i salti mortali con tutto il governo e tutti quelli che stanno lavorando per la riapertura delle scuole. Vorrei tanto che lo stesso sforzo lo facessero tutti, mi aspetto di vedere responsabilità. Lo sforzo per il bene della scuola deve essere di tutti".