Monfalcone - Caffè Carducci espone Marisa Ferluga in "L'eleganza del segno"

La stagione 2022 di esposizioni artistiche all’Angolo di Maritani dello storico Caffè Carducci di Via Duca d’Aosta a Monfalcone si apre subito, con la prima mostra a partire da sabato 8 gennaio 2022. Protagonista è la mosaicista triestina Marisa Ferluga, che presenta la sua nuova produzione intitolata “L’eleganza del segno”, visitabile fino a giovedì 20 gennaio dal martedì al sabato dalle 7.30 alle 22.00.

Le opere denotano un forte legame con Trieste, la città dell’artista, in quanto il mare è quasi una costante, come si può ben notare in “Nuotando”. Dove non c’è il mare, c’è la natura e l’immancabile, onnipresente figura umana. La figura umana, racconta l’artista, “è mia prediletta, perché la trovo estremamente armoniosa”. Marisa Ferluga rappresenta quindi la sua visione della figura umana, come elegante e sinuosa, molto spesso contestualizzata all’interno di scenari naturali.

Le opere esposte alla mostra sono tutte recenti, nate dal 2020 in poi, cresciute assieme a Marisa nel periodo di lockdown. “Quando si è bloccati a casa, l’arte diventa una via di fuga, aiuta in certi momenti", afferma.

Tra i premi ricevuti dall’artista vanno segnalati il primo premio Targa del Comune di Trieste al concorso “E fu il ritorno” nel 2004 ed il terzo premio nel concorso “Natale con l’Arte” ad Aurisina del 2003. Partecipa pure a diverse collettive, cui quella del Monastero degli Armeni a Venezia, in ricordo del genocidio degli Armeni nel 1915, “Universo femminile” a Nova Gorica e “Omaggio ai grandi maestri” a Klagenfurt.

Marisa Ferluga ripropone, con forza e sensibilità, quella che è una tecnica antica: il mosaico. Attraverso le sue composizioni l’artista esprime la sua creatività, che ben si denota nella varietà espressiva delle sue opere e nella capacità di saper trattare con materiali diversi e diverse tecniche pittoriche.

La dottoressa Sonia Galli descrive così l’artista: “Poche persone riescono attraverso l’uso di materiale freddo a emanare così calde emozioni”. Per Marisa Ferluga quindi il mosaico diventa espressione di sé e degli altri, che prendono forma, sotto le sue mani, in modo talmente naturale da fondersi con materiali ed elementi naturali.