Trieste senza Luna Park: occasione mancata o problema di sicurezza evitato? Dibattito su Trieste Cafe (VIDEO)
Lunedì sera, il direttore di Trieste Cafe ha condotto una diretta dedicata al tema della sicurezza in città e alla questione del Luna Park, tradizionale evento natalizio di Trieste, con ospiti di spicco: Jonathan Scaglione (Siulp), Alessio Edoardo (FSP Polizia) e Stefano Rebek (opinionista). Durante la discussione sono emerse diverse prospettive sull’impatto di eventi simili e sulle sfide legate alla gestione della sicurezza in città.
Luna Park: un’opportunità mancata o un problema in meno?
Il tema centrale della discussione è stato l’assenza del Luna Park quest’anno, sollevando interrogativi sul suo impatto sulla sicurezza pubblica. Secondo Jonathan Scaglione, la gestione del Luna Park lo scorso anno è stata positiva: “Non ci sono stati particolari problemi grazie al buon lavoro della Polizia in ausilio con la polizia locale l. Tuttavia, è normale che grandi eventi come questi attirino molti giovani, i cosiddetti ‘maranza’, che a volte creano qualche problema.”
Alessio Edoardo, invece, ha sottolineato che per la Polizia l’assenza del Luna Park rappresenta un carico di lavoro in meno: “Con le risorse limitate di cui disponiamo in provincia, avere un evento in meno da gestire ci consente di concentrare le poche risorse disponibili su altre priorità. Il problema della carenza di personale è una realtà nazionale e purtroppo non sembra destinata a risolversi a breve.”
La sicurezza e le normative nazionali
La discussione ha evidenziato non solo le sfide locali, ma anche le difficoltà derivanti da un contesto normativo percepito come poco efficace. Edoardo ha criticato il cosiddetto "garantismo eccessivo", definendolo un ostacolo al lavoro delle forze dell’ordine:
“Oltre alla mancanza di personale, servono normative più chiare e incisive, che permettano ai colleghi di lavorare con serenità, senza la paura di essere indagati per ogni minima decisione presa in strada.”
Un punto di vista alternativo: Stefano Rebek
L’opinionista Stefano Rebek ha portato un punto di vista diverso, evidenziando come eventi come il Luna Park possano rappresentare un elemento positivo per la gestione della sicurezza: “Avere un luogo che funge da calamita, come il Luna Park, aiuta a concentrare le persone in un’area specifica. Questo permette alle forze dell’ordine di sapere dove possono verificarsi problemi, invece di dover pattugliare in modo dispersivo l’intera città.”
Rebek ha inoltre sottolineato l’importanza di non trasmettere un messaggio di rinuncia alla cittadinanza: “Non possiamo evitare di organizzare eventi per paura dei problemi. Dobbiamo vivere la nostra città, uscire, passeggiare e godercela, puntando su una sicurezza efficace.”
La sfida della gestione della sicurezza
Un altro tema affrontato è stato il diverso trattamento percepito tra cittadini regolari e irregolari. Rebek ha dichiarato: “La legge non sembra più uguale per tutti. Chi viola la legge dovrebbe affrontarne le conseguenze in modo immediato e tangibile. Tuttavia, la mancanza di strumenti normativi adeguati spesso rende difficile intervenire su chi non è in regola.”
La diretta ha offerto una riflessione sfaccettata sul tema della sicurezza durante gli eventi a Trieste, evidenziando da un lato le difficoltà operative delle forze dell’ordine a causa della carenza di personale e normative inadeguate, e dall’altro la necessità di mantenere viva la socialità cittadina.
Sebbene l’assenza del Luna Park quest’anno possa essere vista come un’occasione mancata per i cittadini, rappresenta al contempo un’opportunità per le autorità di concentrare le risorse altrove. Il dibattito ha messo in luce l’importanza di trovare un equilibrio tra organizzazione di eventi e sicurezza, puntando su normative più efficaci e risorse adeguate per garantire una città vivibile e sicura per tutti.
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