Il Ministro Piantedosi a Trieste: "Tenere lontano antisemitismo da vita civile"

"I casi registrati, anche di denuncia dell'attività delle forze di polizia" sono un segnale che l'antisemitismo in Italia "esiste, in maniera più o meno consapevole da chi lo pone in essere, comunque come fenomeno che alimenta in qualche modo l'odio, quasi una sorta di propensione naturale verso l'odio da parte di alcuni. Sicuramente l'antisemitismo esiste", anche se è "minoritario, ma anche un solo caso dovrà essere sempre tenuto lontano dalla nostra vita civile". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, oggi a Trieste in vista della Giornata della Memoria. "Trieste - ha osservato a margine di una cerimonia in Prefettura - è una città simbolo della memoria, è il luogo in cui fu annunciato l'orrore delle leggi razziali e dove fu fatta la prima deportazione di ebrei italiani ad Auschwitz. Il momento di ricordo deve essere un momento di rilancio di valori che sono sottesi a questo ricordo". Secondo il ministro, "la memoria è una componente essenziale per mantenere alta l'attenzione. La memoria si deve trasformare in una diffusione di valori della collettività. Ci deve essere un tessuto culturale e istituzionale sempre a presidio del fatto che questo non succeda mai più, che la discriminazione abbia sempre meno terreno fertile. E lo si fa anche e soprattutto dal punto di vista culturale mantenendo viva la memoria e trasformandola in una insieme di valori su cui si fonda la civiltà democratica a cui apparteniamo". (ANSA). FMS